Mareno di Piave, violenza sessuale e lesioni aggravate all’ex moglie: 52enne a processo

Per anni l’avrebbe picchiata e insultata. Costretta a subire atti sessuali. Violenze che, quando lei aveva trovato il coraggio di chiedere la separazione sarebbero diventate ancora più pesanti per costringerla ad accettare le sue decisioni in merito alle condizioni economiche e all’affidamento dei figli.

Queste le accuse di cui deve rispondere un 52enne originario della Sicilia e residente a Mareno di Piave.

L’uomo, difeso dall’avvocato Davide Favotto, è accusato di maltrattamenti famigliari, lesioni aggravate e violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie e madre dei suoi figli.

Maltrattamenti che si sarebbero consumati a partire dal 2014 quando tra i due i rapporti si erano fatti tesi. Sarebbe allora che, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe iniziato a picchiare la moglie.

Colpendola con calci e pugni. E scagliandole addosso oggetti. Come quando, al culmine di una lite le avrebbe lanciato contro una tazza di tè bollente.

La donna era terrorizzata dal marito e lo respingeva ma lui avrebbe comunque tentato vari approcci sessuali, costringendola in tre occasioni a subire atti sessuali.

Il 52enne l’avrebbe infatti bloccata e, nonostante il suo rifiuto, l’avrebbe palpeggiata. Violenze che hanno indotto la moglie a chiedere la separazione. Una scelta che, se possibile, avrebbe reso ancora peggiore il suo incubo.

L’uomo infatti non avrebbe smesso di maltrattarla, anzi gli abusi sarebbero stati mirati a costringerla ad accettare le condizioni che lui voleva per la separazione, sia per quanto riguarda l’assegno di mantenimento che la custodia dei figli.

L’uomo l’avrebbe anche ripetutamente minacciata di morte. Accuse che ora dovrà affrontare a processo.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
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