Addio al giornalista Luciano Beltramini, storico corrispondente della città: “Aveva un vero spirito critico” 

Luciano Beltramini

Montebelluna piange il giornalista Luciano Beltramini, storico corrispondente della città per il Gazzettino, mancato all’affetto dei suoi cari all’età di 71 anni. 

La notizia della sua morte è stata diffusa questa mattina e non mancano i messaggi di cordoglio e di vicinanza ai familiari in questo momento doloroso. 

Beltramini lascia la moglie Vania, il figlio Piertomaso, la sorella Andreina, la nipote Alessandra con LorenzoEugenio Amelia, le cognate, i cognati, i nipoti, gli altri parenti, gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene in vita. 

L’ultimo saluto al caro Luciano sarà dato mercoledì 24 aprile, alle ore 15, nel Duomo di Montebelluna. Il Santo Rosario sarà recitato lunedì 22 aprile, alle ore 18, nella cripta del Duomo. 

I familiari ringraziano la dottoressa Guizzo e tutto il personale del Reparto Dialisi dell’ospedale di Castelfranco Veneto, il dottor Mazzola e il personale del Siad per le amorevoli cure prestate al loro congiunto. 

“Ho appreso con dolore – commenta il sindaco Adalberto Bordin – la notizia della morte di Luciano Beltramini. Lo conoscevo da decenni, quando ancora ero adolescente e ben prima di ricoprire ruoli amministrativi, tanto che nel tempo è divenuto anche un mio caro amico. Se ne va una persona integerrima, dedita ad un lavoro per niente facile come quello del giornalista, che ha condotto con passione e onestà”. 

“Di lui – conclude – ci mancheranno la rettitudine ma anche l’umana sensibilità che l’ha sempre contraddistinto. Il mio cordoglio va ai familiari e a tutte le persone che, nel corso della sua vita, lo hanno stimato e apprezzato”. 

“Il mio impegno in politica – afferma il professor Loreno Miotto, consigliere comunale di minoranza – è iniziato anni fa e Luciano l’ho conosciuto come redattore locale. Uomo buono, semplice, amante della compagnia, capace di unire e mai di dividere. Ti ascoltava e, a volte, sapeva dare anche buoni consigli. Descriveva bene e con passione i fatti e i protagonisti della città”. 

“Era molto legato alla famiglia – conclude – e, quando chiedevo notizie del figlio, mio ex alunno, si riempiva di luce e orgoglio. L’avevo visto preso dalla malattia, ma lo sguardo era sempre lo stesso. Uomo buono sì, pieno di vita, fortunato chi l’ha avuto come compagno e amico”. 

“Con lui scambiavamo spesso qualche opinione – ricorda il consigliere regionale ed ex sindaco di Montebelluna Marzio Favero -, amava in maniera schietta la sua città e la sua gente. Aveva un vero spirito critico e nella sua professione era dominato dalla passione. Seguiva con attenzione le dinamiche della politica, piuttosto che lo sport e amava interagire con le persone”. 

“Quando ero sindaco – conclude -, mi fermava spesso per commentare le vicende di Montebelluna e le scelte che venivano fatte (penso alla pedonalizzazione del centro). Lo faceva sempre con arguzia e simpatia umana, aveva un grande amore per la sua città”. 

“Per molti anni – commenta Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna – è stato attentissimo cultore delle tradizioni montebellunesi come delle novità ed evoluzioni della nostra città. Dietro la facciata amichevole e sorniona di Luciano, ho scoperto, strada facendo, quanto fortissima fosse la sua sensibilità ambientale e sociale. Una persona genuina, umile, intelligente e molto curiosa”. 

“Luciano amava descrivere non solo la cronaca – continua -, ma scoprire le motivazioni che ci spingevano come amministrazione a cambiare costume e progettualità. E poi per Luciano c’era la discussione sullo sport, sui giovani, sul Palio del Vecchio Mercato e in generale la sua voglia di vivere la città amandola e conoscendola profondamente”. 

“Un bravo giornalista e una cara persona – conclude -, onesta e professionale ma soprattutto profondamente umana. Ci mancherà molto. Mi dispiace davvero tanto per questa tristissima notizia”. 

(Foto: Onoranze Funebri Gallina Pietro). 
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