Incontri con occasioni di approfondimento su temi in estrema attualità: sono le proposte che l’amministrazione comunale di Montebelluna, assessorato all’Istruzione, sostiene nei due Istituti Comprensivi del Comune. Gli incontri sono rivolti ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado.
Le iniziative si prefiggono di contribuire al sostegno in temi di attualità con approfondimenti specifici e calati in modo diretto sui ragazzi grazie alla professionalità dei partner che si occuperanno degli incontri. I progetti sono infatti portati avanti grazie alla collaborazione con tre realtà del territorio e al contributo tecnico degli educatori ed esperti messi a disposizione da Kiriku, Castelmonte e Olivotti – specializzate rispettivamente nel bullismo, nelle relazioni e nelle dipendenze.
Attenta a quanto accade nella vita sociale dei ragazzi, l’amministrazione ha quindi deciso di destinare risorse – 7.300 euro – per approfondire i temi del bullismo e cyberbullismo, dell’educazione all’affettività e alla sessualità, e all’educazione in materia di dipendenze rispettivamente alle classi prime, seconde e terze medie.
“La pre adolescenza, quella fase vissuta dai ragazzi proprio durante il periodo delle medie, è tra le più delicate perché ai cambiamenti fisici si sommano quelli psicologici ed una graduale ricerca di indipendenza che, però, va adeguatamente accompagnata dagli adulti – commenta l’assessore all’istruzione Debora Varaschin -. Ecco perché abbiamo voluto contribuire al percorso di crescita dei ragazzi, fornendo loro degli strumenti per destreggiarsi e affrontare meglio tematiche molto sentite dai pre adolescenti come quella del bullismo e del cyberbullismo, dell’educazione alle emozioni e delle dipendenze in genere. E lo faranno grazie all’intervento di esperti del settore che operano in tre cooperative del territorio, che ringrazio. Iniziative che si rendono ancora più necessarie dopo il periodo covid che ha lasciato nei nostri giovani strascichi importanti”.
“L’attività delle istituzioni e delle scuole non può sostituire quella della famiglia che ha il ruolo principale nell’educazione dei figli – conclude il sindaco Adalberto Bordin -, ma educatori ed istituzioni civili hanno il dovere di porsi a complemento nell’azione educativa dei genitori ed è per tale motivo che, come amministrazione comunale, consideriamo fondamentale sostenere tutte quelle iniziative che vanno nella direzione di far crescere i nostri ragazzi in un contesto sano, cercando di trasmettere loro stimoli, insegnamenti e opportunità che vanno al di là delle tradizionali e necessarie materie scolastiche”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it