Lo scorso sabato 6 aprile l’Aula Magna dell’IIS Einaudi di Montebelluna ha ospitato l’evento, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Montebelluna, “Caro professore. Franco Zizola”.
Presenti all’incontro il dirigente scolastico Massimo Ballon, l’assessore alla cultura Maria Bortoletto, il presidente dell’Ente Palio Dino Bottin, alcune classi quinte dell’Einaudi e del Liceo Levi oltre alla cittadinanza.
“L’idea – spiega il dirigente scolastico Ballon – era nata alcuni mesi fa parlando con la professoressa Silvana Leggerini, vedova del professor Zizola, per presentare il volume sulle lezioni tenute all’università della terza età di Montebelluna (Utem) su Leopardi, Montale, Ungaretti e Quasimodo. Come ex studente liceale del professore, volevo fosse anche un incontro per parlare ai ragazzi delle attuali classi quinte di com’era la scuola degli anni ’80”.
“Di fronte ai circa 300 convenuti – continua -, tra i quali alcuni miei compagni di classe, ho aperto l’incontro facendo ascoltare ai ragazzi la canzone di Roberto Vecchioni ‘Sogna, ragazzo sogna’, versione duetto sanremese con Alfa, per rendere merito alle capacità di insegnante del mio prof, riprendendo anche una versione di latino tratta da Quintiliano, nella quale si parla dei doveri del maestro nei confronti dei propri alunni: ‘parlare molto con i propri allievi, perchè le parole smuovono le coscienze, ma dare molti esempi, perchè questi trascinano le coscienze’. E i sogni di noi ragazzi degli anni 80 hanno trovato sostegno nei nostri bravi maestri”.
In seguito, è intervenuto il professor Angelo Ceron che ha descritto la figura del professor Zizola vista da un collega, inquadrando il momento storico della scuola italiana di quegli anni.
Dopo i saluti dell’assessore alla cultura Bortoletto, è seguito il commosso ricordo della professoressa Leggerini, che ha raccontato la storia del suo grande amore con lo scrittore.
“Gli interventi successivi – aggiunge Ballon – sono stati della professoressa Pia Masiero, che ha presentato alcuni lavori letterari di Zizola, con brani letti dall’attore Roberto Conte e scelti da ‘Il Convittore’ e ‘Ruber Palus’, della professoressa Elisabetta Costantin, organizzatrice dell’incontro, del professor Paolo Poggi, collega e amico del prof, che ha ripreso alcuni brani delle lezioni su Leopardi, e del professor Giovanni Spani, anche lui ex studente del prof, in collegamento online da Boston dove insegna letteratura italiana”.
“L’incontro – conclude – ha permesso agli studenti, che hanno seguito gli interventi con attenzione e partecipazione, di conoscere le opere dello scrittore e di rivivere, nei ricordi di chi ha vissuto quegli anni da protagonista, un nostalgico e rispettoso ricordo di una scuola che non esiste più. Rimane all’ex studente l’immagine di quel ‘caro professore’, con la barba incolta e i capelli arruffati, che entra sorridendo ironico nella vecchia sede del liceo di via Dalmazia, tenendo in mano la consunta borsa in pelle, dentro la quale, come per magia, sparivano e riapparivano corretti, anche dopo mesi, i tanto sofferti compiti d’italiano”.
(Foto: IIS Einaudi Scarpa di Montebelluna).
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