Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna chiude il bilancio 2022 e trasforma l’organizzazione interna

Tanti ostacoli, ma un risultato positivo: è il traguardo registrato da Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna (2273 aziende associate), che annuncia che il 65% di aziende associate è stato capace di raggiungere il fatturato del 2021 o addirittura superarlo.

E se le problematiche non sono mancate, tra costo delle materie prime, siccità e le conseguenze del post-pandemia, l’entusiasmo delle maestranze in vari settori ha contribuito a tenere a galla gli affari, con una buona spinta proveniente anche da manovre come il Super Bonus. Alcune aziende hanno registrato aumenti anche del 50%, soglie che hanno consentito alle aziende di crescere e investire in nuove ambizioni per il futuro. Ne ha parlato alla stampa il direttivo dell’associazione di categoria, riunito nella sala riunioni dell’Henry’s Bar di Maser per fare il punto sull’anno appena trascorso.

Il racconto di una crescita significativa, che tuttavia non dimentica le criticità del momento: il Super Bonus avrebbe infatti creato qualche cortocircuito nel comparto casa, che conta poco meno della metà delle aziende associate, e il rapporto tra creditori e banche potrebbe necessitare di nuove soluzioni in futuro. Temi su cui questo mandato di Confartigianato Imprese sta già lavorando, come afferma il vicepresidente Sergio Zanella, cercando un dialogo con imprese che si possano far carico del credito. Al contempo, sul fronte energia l’associazione ha seguito 72 pratiche per l’emissione di quasi 70mila euro relativi al decreto “Crisi Ucraina”, oltre a un’azione di sostegno alle imprese portata avanti con CentroMarca Banca. 

Il 2022 è stato un anno “introspettivo” per Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna, che ha deciso di cambiare l’orientamento interno del mandato, con una riorganizzazione che sposa le nuove dinamiche del contesto in cui si svolge il lavoro, più incerto, complesso e ambiguo. “Il tessuto economico sta cambiando e anche per noi, che vogliamo essere partner per le nostre aziende, dobbiamo cambiare – spiega il presidente Bosa – nasce così l’idea di essere meno verticistici, cambiare l’organigramma aziendale e dare maggiore delega al personale, per essere più veloci e dare un servizio migliore in tutti i sensi”. “Dalla classica struttura gerarchica-funzionale – spiega Matteo Berno, attuale vicedirettore nonché prossimo direttore nel 2023, – stiamo passando a una struttura più snella, orizzontale e flessibile, che valorizza i talenti delle singole risorse”. Anche la schermatura dagli attacchi informatici è stata rafforzata, come spiega il direttore uscente Valter Cietto, attraverso la migrazione dei dati in alcuni data server remoti e pressoché indistruttibili.

Quest’anno l’associazione ha presentato il suo primo bilancio sociale, mirato a evidenziare quanto Confartigianato abbia investito sul territorio e nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale con iniziative anche a carattere culturale e didattico: tra le partecipazioni più importanti c’è stata quella al tavolo Mab Unesco della Biosfera del Grappa per la costituzione delle comunità energetiche, il supporto alla pubblicazione di due romanzi (poi più volte premiati a importanti concorsi nazionali), ma anche l’organizzazione della Fiera dell’Orientamento a Maser, che il vicepresidente vicario Alessandro Zanini ha particolarmente tenuto a ricordare come “un contributo importante al futuro dei ragazzi, con una visione dell’artigiano che non dev’essere soltanto quella tradizionale, ma che comprenda anche l’ausilio di nuove tecnologie”. 

In occasione della conferenza stampa, Confartigianato ha presentato anche il proprio calendario, realizzato con gli scatti del fotografo Francesco Galifi: l’obiettivo del calendario è in un certo senso anche quello di unire le due sponde del Piave, in una bellezza che dev’essere valorizzata nel suo insieme. La valorizzazione era infatti al centro dell’evento di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna tenutosi all’Hangar La Fornace qualche giorno fa: la premiazione delle attività storiche, che quest’anno ha contato ben 93 ditte da 24 Comuni.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata)
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