Considerate la meraviglia dei bambini nel veder spuntare da dietro l’angolo di via Tripoli le fauci incatenate di un T-Rex in scala reale. E le risate nel vedere quelle bizzarre Barbie sfilare con barbe e baffi, i pagliacci in pedalò e molte altre figure danzanti sotto piogge di coriandoli.
L’atmosfera riuscita del Carnevale di Montebelluna, a cui hanno partecipato migliaia di persone, era quella di una festa spensierata e sentita: la città era completamente invasa da famiglie e bambini, non solo in Corso Mazzini e in pieno centro, ma anche nelle laterali e in piazza Tommaseo, vie nelle quali hanno sfilato per tutto il pomeriggio ben diciannove carri.
Una grande soddisfazione sul palco per la Proloco di Montebelluna, per Carnevali di Marca e per il Comune, rappresentato da un “bat-sindaco” Adalberto Bordin e da diversi assessori, ma anche per gli stessi gruppi in sfilata, da, che pur privi di grandi carri hanno fatto un gran baccano in piazza, come il Fantastic Group Cornuda con “Dolci tentazioni”, alle più imponenti come il “Willy Wonka – la fabbrica di ciocciolato” del gruppo Area Verde Sant’Andrea, il temibile carro della Proloco di Trevignano “Jurassic Carnival”, l’Allegra Comitiva di Bidasio di Nervesa sul loro velivolo “Con la testa tra le nuvole”, l’associazione Festeggiamenti di Sernaglia della Battaglia a tema “Oktoberfest”, il gruppo di Falzè-Signoressa con un tema anche sociale ben rappresentato, ovvero “Le stagioni si ribellano”. Non potevano mancare “Quei da Soligo” con il loro Disneyland personale, capitanato anche dal sindaco Mattia Perencin.
Tra le rappresentazioni e i balletti, è spiccato soprattutto quello del carro della ProLoco di Sant’Angelo a Treviso, con il Circolo Noi San Trovaso: “Pinocchio”, infatti, ha previsto anche una piccola rappresentazione teatrale, particolarmente apprezzata dal pubblico per aver riassunto il racconto in pochi emozionanti minuti. Nel segno dell’integrazione, ha sfilato anche in abiti tradizionali la Scuola Cinese Zeng, portando a partecipare anche molte famiglie della comunità cinese di Montebelluna.
Hanno sfilato anche il carro NOI Gruppo Giovani San Giacomo di Sala (“Willy Wonka – La fabbrica di cioccolato”), il gruppo Galliera Veneta (“Tatanka e la tribù che balla”), il Comitato Colombere (“L’incanto della natura”), il Comitato Carnevale Selva (“Amerigo Selvucci”), gli Amici Carnevale Musano (“Gli scienziati pazzi”), il gruppo Amici di Levada (“Barbie Yacht”), la Pro Loco Cornuda (“Parte della nave, parte della ciurma”), il Gruppo Giovani Nogarè (“Barbie 5.0”), il gruppo allegorico Santa Maria delle Vittorie (“La Banda delle favole”), il carro APS Fuori Giri Losson di Meolo (“Le Caravelle”), il carro Pro Loco Sant’Angelo Circolo NOI San Trovaso (“Pinocchio”), il gruppo “W el paron dei peri” Casella d’Asolo (“Le Allegre Arlecchine”), il Team Costruttori allo sbando (“Bevar d’atleti”), il Fantastic Group Cornuda (“Dolci tentazioni”), la grande famiglia Pro Loco Montebelluna (“Le maschere italiane”), Incanto Veneziano, Tutti pazzi di Cornuda (“Giardino Pazzerello: gli infermieri dell’Ospedale di Montebelluna (“Clown’s Family”).
Passione, precisione e tanta, tanta, tantissima pazienza. Sono le qualità che Franco Zanatta esprime attraverso le sue eccezionali creazioni artistiche: i suoi costumi di Carnevale, creati rigorosamente a mano con molte, moltissime ore di lavoro.
Una collezione di decine di costumi, cinque dei quali, in questo periodo, sono esposti in alcune sedi comunali e quindi anche fruibili da parte del pubblico.
Montebellunese doc, classe 1942, sarto da sempre, Zanatta coltiva questo interesse ormai da mezzo secolo, da quando coi i due figli piccoli, iniziò a confezionare i costumi di carnevale coordinati per tutta la famiglia. Da allora le sue mani non si sono più fermate.
Fu infatti solo l’inizio di una passione che lo ha portato negli anni a infilare perline e cucire paillettes per realizzare circa un centinaio di costumi, portati in tantissime sfilate di tutto il Veneto – in primis a Venezia – con riconoscimenti importanti ottenuti in molti concorsi: da Abano, a Jesolo, a San Stino di Livenza, a Bibione.
La sua collezione – così nutrita che l’autore quasi non ricorda il numero preciso di pezzi – è custodita in vari luoghi, dato il grande ingombro dei costumi e ora da qualche giorno e per tutto il periodo di Carnevale, l’amministrazione ha voluto ospitare 5 maschere collocate rispettivamente in Municipio (due costumi di “Passione andalusa”; al Meve: Farfalla e Pansè; in biblioteca: Fuoco).
“Ringrazio Franco Zanatta per la grande disponibilità, per il suo estro e la sua arte nel confezionare dei costumi di Carnevale incredibili. Zanatta con il suo lavoro e la sua passione, è l’esempio di chi silenziosamente coltiva un interesse con il solo scopo di divertirsi e completarsi. E la cosa bella è che, grazie a questa collaborazione con l’amministrazione, curata in particolare dal consigliere Daniele Pincin che ringrazio, ora alcune delle sue creazioni possono essere ammirate negli spazi comunali nell’ambito di un’edizione di Carnevale in Città davvero eccezionale” commenta il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it