Goya in mostra al MeVe con “I Disastri della guerra”

Dal 1° settembre al 22 ottobre al MeVe la mostra “Tutto va alla rovescia / Todo va revuelto – I Disastri della guerra” del celebre pittore e incisore spagnolo Francisco Goya

Era stata anticipata alla stampa in occasione dell’inaugurazione della mostra “Scritto nel paesaggio” e ora è realtà: parliamo dell’esposizione “Tutto va alla rovescia / Todo va revuelto – I Disastri della guerra” del celebre pittore e incisore spagnolo Francisco Goya

Dal 1° settembre al 22 ottobre, infatti, il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra ospiterà negli spazi di Villa Correr Pisani un’esposizione che raccoglie una selezione di 20 incisioni tratte dalla seconda edizione dei Disastri della guerra / Los desastres de la guerra, serie di 82 lavori in acquaforte creati da Goya tra 1810 e 1820 e pubblicati per la prima volta nel 1863, trentacinque anni dopo la morte dell’autore. 

“È davvero un piacere – commenta il sindaco Adalberto Bordin – poter ospitare questa mostra che, per contenuti e valore storico-artistico, si pone in coerenza con il significato e l’obiettivo del Memoriale Veneto della Grande Guerra: quello di stimolare la riflessione sui temi della guerra e della pace, su quanto i conflitti innescano e comportano e su come storia e passato influenzino enormemente il nostro presente”. 

Il primo cittadino Bordin ha sottolineato l’attualità del tema, considerando il vicino conflitto in Ucraina

“Questa mostra – conclude – ci ricorda che la guerra e la contrapposizione non sono mai risolutive, che la soluzione va cercata nel dialogo, nel confronto e nella sintesi”. 

MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra

L’assessore alla cultura Maria Bortoletto, invece, ha voluto evidenziare le sinergie che hanno portato a pensare e a realizzare questa esposizione. 

“Oltre al significato artistico della mostra – afferma -, credo sia interessante sottolineare come questa esposizione sia il risultato di un lavoro sinergico che ha visto coinvolto lo staff del MeVe da un lato e una serie di partner dall’altro, a partire dal collezionista bergamasco Arialdo Ceribelli, che ha messo a disposizione una serie di opere dell’artista spagnolo, ai privati che hanno deciso di sostenere e sponsorizzare l’iniziativa: un grande lavoro di squadra che qualifica ulteriormente la proposta culturale”. 

Le incisioni, provenienti dalla Collezione Ceribelli di Bergamo, furono date alle stampe nel 1892 dalla Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando, Madrid. 

La collocazione all’interno del MeVe ha l’obiettivo di stabilire un’ideale connessione con i contenuti legati alla Grande Guerra: “un dialogo che si configura, a distanza di oltre un secolo, come un inquietante ritorno di temi e immagini”. 

Una tragica corrispondenza – commentano dal MeVe – che, nel suo crudo realismo, esorta a riflettere sulle conseguenze dei conflitti e sul dovere di interromperne il ricorso. Drammatiche e impietose, le scene immortalate da Goya denunciano gli orrori della Guerra d’indipendenza spagnola che l’artista visse in prima persona e, al tempo stesso, costituiscono una condanna universale di ogni conflitto: momenti della storia in cui la ragione umana sembra smarrirsi, in cui i valori e gli ideali sono sovvertiti e ‘tutto va alla rovescia'”. 

Una seconda esposizione, allestita negli spazi di Villa Romivo, presenterà a Montebelluna, fino al 22 ottobre, un altro squarcio dell’attività di Goya incisore, con una selezione dei celebri Capricci realizzati dall’artista spagnolo nel 1799. 

L’inaugurazione della mostra è prevista per venerdì 1° settembre alle ore 18.30

Orari di apertura: da martedì a venerdì, dalle ore 14.30 alle 18, sabato e domenica dalle ore 11 alle 19 (chiusura il lunedì). 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata e Wikipedia). 
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