Ieri Montebelluna ha detto addio a monsignor Ermenegildo Tessari: grande ex direttore del Coro del Duomo

“Don Gildo, in te tutto risplenda per l’eternità”. Con queste parole monsignor Giuseppe Rizzo, ex vicario generale della diocesi di Treviso, ha terminato la sua omelia durante il funerale di monsignor Ermenegildo Tessari, morto a 92 anni, direttore storico del Coro del Duomo di Montebelluna, sua città natale e che ieri, venerdì 4 settembre, gli ha reso l’ultimo omaggio.

La funzione religiosa è stata accompagnata dal Coro del Duomo che ha voluto così ricordare il suo grande direttore.

“Questo Duomo – ha detto monsignor Rizzo – conserva ancora l’eco di quelle note, di quei canti e dei tanti applausi ricevuti. Un coro che ha conosciuto grandi successi in tutta Italia e all’estero”.

“Il 6 ottobre dello scorso anno il nuovo vescovo Michele Tomasi ha voluto incontrare don Gildo e lui gli intonò l’Inno alla Gioia tratto dalla nona sinfonia di Beethoven, che tante volte aveva avuto nel repertorio del suo coro – ha proseguito il prelato – E’ stata l’ultima volta che don Gildo ha potuto cantare, poi la malattia non glielo ha più consentito. La musica lo possedeva come dimensione della sua anima”.

Con l’ex vicario generale (che sostituiva il vescovo Michele Tomasi impossibilitato a partecipare), a salutare don Gildo all’altare c’erano anche l’arcivescovo Alberto Bottari de Castello (l’ex nunzio apostolico, anch’egli montebellunese, ha presieduto la cerimonia), il vescovo emerito monsignor Paolo Magnani, il prevosto monsignor Antonio Genovese, il vicario episcopale per il coordinamento della Pastorale, monsignor Mario Salviato, il direttore della Casa del Clero, monsignor Maurizio De Pieri, don Piergiorgio Guernier della parrocchia di Padernello, il parroco di Santa Cristina di Quinto, don Roberto Stradiotto.

Accanto al feretro anche i preti suoi amici, quelli della Casa del Clero e del vicariato di Montebelluna. Oltre a loro erano presenti alcuni confratelli dell’Ordine di cui don Gildo era stato nominato cavaliere.

Monsignor Rizzo, nella sua omelia, ha anche ripercorso la vita di don Gildo Tessari, nato il 5 novembre del 1927 (sacerdote da 67 anni, era stato ordinato il 21 giugno del 1953): “Nasceva in una famiglia povera che era stata costretta a emigrare in Piemonte. Lui iniziò il Seminario proprio in Piemonte, trasferendosi poi a Treviso ma lasciando a Torino i propri genitori. Quindi gli studi universitari e la brillante laurea in Lettere Moderne all’Università del Sacro Cuore di Padova”.

“Quando poi venne incaricato alla parrocchia di Santa Cristina di Quinto disse che la sua vita era rinata in pienezza – ha concluso il mnonsignore – Fu anche docente al Collegio Pio X, ricordo che, per un concerto inatteso, riuscì a radunare in pochi giorni un coro polifonico, a cui aderirono un centinaio di giovani studenti delle scuole. Il canto sacro è stato la sua vita”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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