Due mondi che si cercano, ma che non riescono a trovare la lingua giusta con cui dialogare: da una parte le aziende dell’area montebellunese e dall’altra giovani disoccupati, in una fascia d’età che va soprattutto dai 18 ai 35 anni.
Per quanto stia diventando sempre più evidente la necessità dell’una per l’altra, un muro forse culturale, forse sociologico, impedisce a queste ricerche di risolversi a vicenda. Le aziende del territorio parlano di candidati che si presentano ai colloqui con scarsa preparazione; i giovani invece riportano poca flessibilità e atteggiamenti “novecenteschi” dei datori di lavoro.
In questo contesto si pone “Match Point”, uno spin-off del Progetto Radar (con un successo in passato anche del 54% nel 2021 ma del 30% nel 2022), che era anch’esso finalizzato alla ricerca di favorire l’incontro tra domanda e offerta a livello territoriale. L’intuizione viene dal partner tecnico Cooperativa La Esse, condivisa poi con le amministrazioni di Altivole, Cornuda, Crocetta, Giavera, Maser, Nervesa, Pederobba, Trevignano e Volpago e con le associazioni di categoria (Confartigianato Asolo Montebelluna, CNA, Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura, CIA).
Come ha spiegato Alessandro Tonello, coordinatore del progetto per la Cooperativa La Esse, nel 2022 si è notato che a fronte di un aumento di numero di offerte di lavoro, le candidature sono state molto meno: in caso di ricerche di professionalità come elettricisti e saldatori, non ce ne sono state proprio. Si stima che nel 2022 in Provincia di Treviso ci saranno 22mila posti di lavoro vacanti, soprattutto nelle piccole aziende sotto i 50 dipendenti, e che la maggior parte di questi rimarrà tale.
Durante gli interventi delle associazioni di categoria è stata citata dal presidente uscente De Lorenzi una “rivoluzione nella selezione del personale”, nella quale la discriminante non sarebbe più soltanto economica e dove la scelta non più unidirezionale. Il progetto Match Point si concretizza in una serie di iniziative: dopo l’attività di promozione nel territorio interessato, tra marzo e aprile verranno attivati a Montebelluna due percorsi laboratoriali paralleli, uno per i cittadini, l’altro per le aziende.
Nella prima metà di aprile 2023 avrà luogo un incontro comune alle due parti per simulare alcuni colloqui. Nella seconda metà di aprile, invece, gli enti di categoria organizzeranno degli incontri informativi tematici. A maggio del 2023 avrà luogo un recruiting day, una sorta di fiera in cui le aziende che offrono lavoro potranno aprirsi a eventuali colloqui o alla raccolta di curriculum. A ottobre invece avrà luogo un incontro per dare continuità all’iniziativa e rilevare se i risultati siano o meno stati soddisfacenti.
“Diamo un po’ di fiducia a questi giovani – ha voluto dire il sindaco di Montebelluna, Comune capofila del progetto, Adalberto Bordin alla conferenza stampa di questa mattina, venerdì 24 febbraio – Personalmente posso dire che i giovani hanno sempre qualcosa da insegnarmi e credo che grazie il coinvolgimento di tutti questi enti l’iniziativa avrà successo. Fin dal momento dell’insediamento ho condiviso con il resto della giunta la necessità di rafforzare l’interesse nei confronti delle nuove generazioni. È solo con la sinergia e unendo le forze a più livelli che si possono raggiungere soluzioni più efficaci e risultati duraturi nel tempo”.
Alla conferenza di questa mattina erano presenti vari presidenti e rappresentanti delle associazioni di categoria oltre agli assessori degli altri nove comuni coinvolti. È intervenuto, augurando buona fortuna al progetto, anche l’assessore alle politiche giovanili di Montebelluna, Andrea Marin, che ha dichiarato di credere fortemente in questo progetto.
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