Il caro prezzi si abbatte sul nuovo teatro. Bordin ai Democratici: “Servono altri 5 milioni di euro”

Nel consiglio comunale di mercoledì scorso è stata discussa l’interpellanza dei Democratici per Montebelluna, firmata dai consiglieri comunali Davide Quaggiotto, Loreno Miotto, Elisamaria Bressan, Silvio Tessari e Pietro Dal Zotto, sul finanziamento di Banca Intesa per la costruzione del nuovo teatro della città.

“Vista la documentazione ricevuta – sottolineano i Democratici per Montebelluna – in conseguenza della richiesta di accesso agli atti relativa alla questione in oggetto, si chiede se l’amministrazione ha contezza del fatto che esiste il rischio di perdere il finanziamento di 5.5 milioni per il teatro; se si ha inoltre contezza che, in base all’accordo (articolo 6 comma 6.2), la Banca ha diritto a richiedere il risarcimento dei danni, qualora non possa godere del regime fiscale agevolato previsto dall’Art Bonus per cause imputabili al Comune”.

La minoranza ha chiesto anche se la scelta decisa dall’amministrazione comunale montebellunese di rinviare i lavori e di stralciare la previsione di realizzare il teatro dal Dup era stata condivisa con il cda della Fondazione Teatro, con Banca Intesa ed eventualmente qual è stato il parere da loro espresso.

Le altre richieste sono: perché non è stata convocata una commissione cultura per discutere della situazione del teatro; a che punto si è con le fasi di progettazione del teatro successive all’elaborazione del progetto di fattibilità; quali iniziative intende ora intraprendere l’amministrazione; quali sono le prospettive previste dall’amministrazione per le attività della Fondazione del Teatro.

Il sindaco Adalberto Bordin ha risposto ai Democratici per Montebelluna ripercorrendo le fasi più importanti della vicenda.

“Sia ben chiaro – dichiara il primo cittadino – che il Pd, che ora si fa difensore del progetto del teatro, deve solo ringraziare la scorsa maggioranza di centro destra che è riuscita a ottenere un finanziamento di 5,5 milioni di euro da Intesa Sanpaolo, un partner assolutamente disponibile ad accogliere le proposte dell’ente. Quindi, se oggi parliamo di teatro, è per merito del centro destra cittadino e non certo del Pd montebellunese”.

“A fine 2021 – continua – l’istituto bancario, comprendendo il difficile momento storico caratterizzato al tempo dalla pandemia, ha accolto la proposta del Comune di una revisione del cronoprogramma, accordando che il teatro sia realizzato entro il 2025. Ricordo inoltre che, da inizio 2022, Montebelluna ha ottenuto una mole di finanziamenti esterni attraverso il Pnrr senza precedenti: stiamo parlando di circa 15 milioni di euro, un treno che passa una volta sola e che con responsabilità non abbiamo voluto perdere per rimettere in sicurezza scuole, palestre e mense per tutelare le future generazioni di montebellunesi”.

“Secondo la logica del Pd – aggiunge – avremmo dovuto rinunciare a partecipare ai bandi Pnrr e ad integrare contestualmente i quadri economici delle opere, aumentati a causa del caro cantieri. Ricordo a tal proposito che il Comune di Montebelluna è intervenuto responsabilmente con un cofinanziamento complessivo di circa 5 milioni di euro. Beh, potevano dircelo prima se per loro le nuove generazioni non sono una priorità”.

Bordin ha ricordato il conflitto in Ucraina, la successiva guerra in Israele e il conseguente aumento dei prezzi. “I conseguenti rincari dei prezzi – sottolinea – non hanno risparmiato ovviamente nemmeno il progetto del teatro: il mondo è cambiato, ma il Pd fa finta di non accorgersene. Sia chiaro, per poter portare a termine il progetto originario, sono necessari ulteriori 5 milioni di euro! Per tale motivo, sono in corso contatti con Intesa Sanpaolo sia per informare l’Istituto dell’attuale situazione, tale per cui è evidente che per poter realizzare l’opera è necessaria un’integrazione di risorse sostanziose, sia per condividere una soluzione che ci permetta di procedere nell’iter”.

“Infine – conclude -, per sminare eventuali ricostruzioni artefatte, ricordo che l’amministrazione ha attivato il sistema streaming attraverso cui vengono registrate le sedute del consiglio comunale. Invito quindi i cittadini interessati a guardare l’ultima seduta dove viene ricostruito in maniera cristallina l’iter condotto sinora e le prospettive future, annichilendo così in questo modo ogni tipo di possibile strumentalizzazione”.

“Finalmente si parla del futuro del teatro a seguito del nostro intervento – replica il consigliere comunale Quaggiotto -. Da anni era calato il silenzio sulla situazione di quest’opera nonostante le ripetute richieste di riunirci. La maggioranza su quest’opera è divisa e per questo ha evitato di parlarne. Come minoranza, nell’ultimo consiglio comunale abbiamo presentato un’interpellanza chiedendo chiarezza ed evidenziando che la convenzione prevede degli obblighi e delle tempistiche: pena la perdita dei finanziamenti e possibili richieste di risarcimento danni”.

“Per questo – continua – abbiamo chiesto all’amministrazione come intende procedere: evitare richieste di risarcimenti causate dall’inerzia dell’amministrazione è un nostro dovere. Solo adesso, perché obbligato dal nostro intervento, il sindaco ha dichiarato che si attiverà per trovare delle soluzioni. Finora si era dimenticato dell’opera e dell’articolo 6 della convenzione titolato ‘Clausola risolutiva espressa e risarcimento danni’. Adesso siamo convinti che sia una buona idea chiedere a Banca Intesa un’ulteriore mano: dal territorio ha ottenuto molto”.

“Per quanto riguarda i meriti per l’ottenimento dei 5,5 milioni – conclude – va ricordato il dialogo che c’era stato tra l’allora sindaco Favero e la minoranza dei Democratici. E soprattutto che il recepimento delle risorse è stato possibile grazie ai nostri voti, perché alcuni membri della maggioranza non si erano presentati in consiglio comunale ed altri si erano astenuti su quel punto. Su quell’argomento l’amministrazione non aveva più una maggioranza. Per quanto riguarda le giovani generazioni, ricordiamo al sindaco che da assessore ha contribuito a chiudere il Centro Giovani, le aule studio, tagliare gli operatori di strada e i finanziamenti per il Progetto Giovani“. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati