Dopo la marcia su Roma i fascisti “marciano” sulle amministrazioni comunali trevigiane in gran parte popolari, ma anche bergamine e socialiste – in Sinistra Piave – costringendole alle dimissioni e al commissariamento prefettizio. Nelle successive elezioni amministrative il PNF – Partito Nazionale Fascista conquista comunque molti comuni trevigiani. Ma come si insedia il nuovo potere?
Se ne parlerà nel convegno “La penetrazione del fascismo nella Marca. La marcia sulle amministrazioni comunali trevigiane 1922-1924” in programma domani sabato 18 novembre dalle 10.00 alle 17.30 al MeVe di Montebelluna. Curato da Lucio De Bortoli – Istresco e aperto al pubblico nell’ambito della convenzione con il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra, il convegno si propone di definire, zona per zona, la natura della progressiva penetrazione del fascismo trevigiano registrando le diverse modalità di affermazione, soprattutto là dove ha prodotto evidenti mutazioni di rotta o palesi ri-orientamenti politici.
Risultato di ricerche d’archivio, condotte su materiali inediti da studiosi di storia contemporanea, il convegno ha l’obiettivo di delineare una mappa generale delle cause e della tipologia delle azioni che hanno prodotto il mutamento del quadro politico (dimissioni, azioni prefettizie di boicottaggio o impedimento attività amministrativa, commissariamento, intimidazioni), ma anche indagare sui riposizionamenti del personale politico in carica rispetto all’impatto politico del nuovo governo di coalizione guidato da Mussolini.
Verrà dato spazio, inoltre, per meglio delineare una fase politica che si muove nel corso della ricostruzione post bellica, al peso assunto dalle reazioni popolari di fronte agli enormi problemi sociali ed economici prodotti dal conflitto.
Tra i relatori Lucio De Bortoli, Amerigo Manesso, Giacinto Cecchetto, Alessio Barbazza, Simone Menegaldo, Isabella Gianelloni, Danele Ceschin, Ivano Sartor, Alessia Visentin, Lorenzo Capovilla e Silvano Piai.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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