I numeri della protezione civile di Montebelluna: quasi 12mila ore di lavoro gratuite a proprio rischio e pericolo

La Protezione civile di Montebelluna coordinata da Antonio Netto in sinergia con tutti i gruppi dell’Area 5 dei 15 Comuni appartenenti al Com (Comitato operativo mandamentale) è stata senza ombra di dubbio protagonista in questi mesi di un lavoro impagabile e puntuale per affrontare l’emergenza sanitaria.

Lo dicono anche solo e semplicemente i numeri: 11.801 ore di lavoro gratuite nel solo Comune di Montebelluna dal 26 febbraio a ieri, 30 aprile garantendo una movimentazione giornaliera di 33 volontari al giorno impegnati in vari servizi.

Tra questi, il pre-triage organizzato già nei primi giorni dell’emergenza al Ponto soccorso dell’ospedale San Valentino di Montebelluna con l’installazione di un’apposita tensostruttura esterna, assieme all’attività di misurazione della temperatura agli utenti al Cup dell’ospedale.

I volontari sono stati impegnati anche nella distribuzione dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà, dei farmaci agli invalidi e agli anziani, nel trasferimento degli invalidi per visite, nella consegna delle mascherine alle famiglie, nel trasporto di materiale tecnico-sanitario, nel servizio di polizia mortuaria, nel supporto al Coc comunale ed nel controllo dei varchi sia di accesso alla sede comunale che, come questa mattina in Largo X Martiri, ai mercati cittadini.

È giusto trasmettere questi dati per far capire quanto importante sia stata l’azione del volontariato nella dimensione della Protezione civile – rimarca il sindaco, Marzio Favero -. Quasi 12mila ore di lavoro a titolo gratuito equivalgono al lavoro di un’impresa media per due mesi, con la differenza che questo è lavoro gratuito e prestato a proprio rischio e pericolo, al di là dei dispositivi di protezione individuale, per il senso di dovere nei confronti della propria comunità. Ringrazio tutti i volontari coordinati da Netto.”

“Si tratta di persone che con semplicità si adoperano al servizio degli altri ed il cui unico premio, alla fine, è quello di ricevere lontano dai riflettori un semplicissimo grazie da parte dell’amministrazione comunale. E un ringraziamento altrettale va ai dipendenti, al personale delle cooperative e ai volontari del sociale: se nel momento più acuto della crisi generata dal Coronavirus tutto ha continuato a funzionare, in termini di servizi ai cittadini, lo si deve a queste persone”.

“Tutta questa attività di volontariato – aggiunge il vicesindaco e medico, Elzo Severin – è stata sviluppata comunque nel rispetto delle nuove regole igienico-sanitarie al fine di garantire un soccorso che fosse anche sicuro in termini di prevenzione contro la trasmissione del virus. Non dimentichiamolo: il volontariato va praticato comunque rispettando le regole. Un grazie a tutti”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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