L’emergenza Coronavirus rovina gli scambi linguistici e i viaggi di istruzione all’estero per gli alunni veneti.
Ben 24 studenti dell’Ossee Gymnasium di Timmerdorfer Strand, istituto tedesco che da anni intreccia relazioni con il liceo Veronese di Montebelluna, sarebbero dovuti rimanere in Italia fino a lunedì 2 marzo, nell’ambito dello scambio culturale con la terza f del liceo linguistico.
Invece, a causa delle notizie sul Coronavirus, lo scorso martedì 25 febbraio 2020, sono dovuti ripartire dal duomo per fare ritorno a casa con un viaggio prima in pullman e poi in treno, dalle ore 10 del mattino fino a mezzanotte.
Dispiace per i mesi di preparativi e contatti via mail, Skype o attraverso i social, per la gioia dell’arrivo nella giornata di venerdì e per l’accoglienza dei ragazzi nelle famiglie.
Sabato 22 febbraio c’è stato l’ingresso prima a scuola e poi in municipio a Montebelluna, con il sindaco Marzio Favero che aveva apprezzato l’ottima organizzazione e l’interesse mostrato dagli studenti di entrambe le scuole.
“Sabato – spiegano i rappresentanti di classe del Veronese – sono cominciate ad arrivare le notizie relative al Coronavirus che si aggravavano ora dopo ora. Così, la scuola tedesca ha deciso di far rientrare il prima possibile i ragazzi, sia perché tutte le iniziative erano state annullate, sia per il rischio che, attendendo il 2 marzo, i voli potessero essere bloccati”.
Di conseguenza, lo scambio si è ridotto a tre giorni, sufficienti però per stringere legami e amicizie.
Nelle abitazioni dei ragazzi tutti hanno parlato, riso e cantato ma nessuno potrà scordare il pianto degli studenti al momento dei saluti.
Questa è stata la testimonianza più vera di quanto l’esperienza di incontro li abbia uniti e di quanto l’interruzione della stessa li abbia, invece, profondamente addolorati.
Intanto, mentre la terza f spera di poter ricambiare la visita nel mese di maggio, anche altri sogni sono stati infranti dalle vicende di questi giorni.
“La Francia – riferisce la dirigente scolastica Rosita De Bortoli – ha bloccato la partenza dei ragazzi francesi che sarebbero dovuti arrivare sabato. Stiamo svolgendo, insieme agli uffici, un lavoro incredibile a distanza per sospendere viaggi e uscite. Sono operazioni cui nessuno forse ha pensato quando è stato scritto il testo dell’ordinanza che interrompe lezioni e viaggi”.
Una situazione difficile nella quale, però, non sono mancate la solidarietà, la comprensione e la disponibilità.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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