In occasione dell’ultimo consiglio comunale di Montebelluna sono state discusse le controdeduzioni alle osservazioni pervenute in merito alla prima variante parziale al terzo Piano degli Interventi.
Il punto all’ordine del giorno è stato presentato dal dottor Raffaele Gerometta, che ha spiegato che le osservazioni sono state inviate agli enti che hanno la competenza per esprimere dei pareri.
La variante riguarda prevalentemente il tema delle aree di trasformazione ed espansione che, dopo 5 anni, decadono ai sensi della legge regionale.
Le osservazioni riguardavano: un’area prevista ad espansione artigianale-industriale collocata lungo in via Feltrina Sud, un ambito su via Piave (sono state chieste delle modifiche per un’area di espansione residenziale), una zona di tipo produttivo in via Cal Trevisana per la quale il proprietario chiedeva l’ampliamento dell’area, una zona residenziale in via Linea, un’area con due ambiti di intervento in via Crozzole, un ambito caratterizzato sul versante residenziale in via San Vigilio e la trasformazione di un’area residenziale in agricola sempre in via Crozzole.
Il consigliere comunale Francesco Bortignon ha sottolineato che le osservazioni erano già state esaminate dalla commissione urbanistica più di un anno fa.
Il consigliere Pietro Dal Zotto ha detto che in commissione erano state fatte delle richieste e alcune risposte non sono state date o sono state date in modo grossolano, come nel caso dell’area “Tre Pini“.
“Mi dispiace – ha affermato Dal Zotto – che questa sera siano assenti sia il presidente della commissione che il dirigente incaricato. Nella commissione, e questo emerge anche dal verbale, proprio per la questione dell’area ‘Tre Pini’, sarebbe stato bene avere già dei dati chiari in mano in modo da permetterci di dire sì o no e qual è la scelta politica che vogliamo fare sulla gestione di quest’area”.
“Riconosciuto che c’è stato un errore – continua -, e che quindi chi è rimasto in area Crozzole si trova ad essere caricato di oneri eccessivi rispetto agli altri, io avevo anche chiesto, visto che si parla di monetizzazione, la possibilità che l’amministrazione potesse provvedere a chiudere la partita dell’area ‘Tre Pini’ pagando quegli oneri che, per errore, non sono più rimasti distribuiti tra i vari soggetti proprietari dell’area Crozzole in modo da acquisire direttamente l’area ‘Tre Pini’ e impedire possibili interventi edilizi”.
Il dottor Gerometta, che si è fatto carico dell’errore materiale in fase di adozione che però non avrebbe compromesso la soluzione progettuale, ha detto che si ragiona sulla possibilità di trasferire e concentrare quantità edificatorie che appartengono ad ambiti diversi in soltanto uno o più di questi ambiti.
“Oggi l’area – sottolinea Gerometta -, così come eventualmente verrà votata da questo consiglio comunale, consente di progettare, trasformare e realizzare gli interventi dando un beneficio equilibrato ai privati e restituendo un progetto ordinato che andrà concertato con l’amministrazione comunale. Quest’area va progettata e nella progettazione il privato dovrà confrontarsi con gli uffici e con l’amministrazione per trovare delle soluzioni razionali”.
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