Le minoranze attaccano il Piano di Protezione civile e premono per convocare le commissioni. Capovilla (FdI): “Ok, ma non si governa assieme”

Il consigliere di Fratelli d’Italia Giorgio Capovilla e il consigliere comunale di minoranza Francesco Bortignon, esponente di Insieme per Montebelluna
Il consigliere di Fratelli d’Italia Giorgio Capovilla e il consigliere comunale di minoranza Francesco Bortignon, esponente di Insieme per Montebelluna

Nel consiglio comunale dello scorso mercoledì 29 marzo il consigliere comunale di minoranza Francesco Bortignon, esponente di Insieme per Montebelluna, è intervenuto sottolineando le difficoltà delle minoranze ad ottenere informazioni dalla giunta montebellunese.

“A gennaio – ha detto Bortignon – abbiamo chiesto una commissione congiunta lavori pubblici, cultura e istruzione proprio per sapere le tempistiche dei lavori nelle varie scuole. Ricordo che sono tante le scuole interessate da lavori a Montebelluna. Come minoranze abbiamo sempre appoggiato i lavori di sistemazione delle stesse, con delle differenze di vedute rispetto all’amministrazione, magari sulla collocazione di determinati istituti come l’intervento di Biadene e Pederiva”.

“A metà gennaio abbiamo chiesto queste commissioni – aggiunge – per capire e poter anche dire ai montebellunesi qual è lo stato di avanzamento lavori nelle scuole. È bene che i cittadini lo sappiano, i presidenti delle rispettive commissioni, Bolzonello e Pontini, non le hanno ancora convocate. Ci è stato addirittura detto che le commissioni ‘non possono essere convocate per questi argomenti perché di interesse esclusivo della giunta’”.

Le minoranze avevano chiesto altre commissioni, per esempio quella per parlare del possibile spostamento del Museo civico di Storia Naturale e Archeologia in Villa Pisani, ma la maggioranza non avrebbe accolto queste richieste.

Bortignon ha parlato anche del tema della Protezione civile: “Siamo contenti che la Regione abbia finanziato per 50 mila euro la Protezione civile, che è un’istituzione assolutamente meritoria che fa un grande e ottimo lavoro. Però dotiamola anche degli strumenti adeguati! In commissione lavori pubblici è stato presentato un Piano di Protezione civile irricevibile, una cosa vergognosa. Vi faccio qualche esempio: le schede tecniche, quelle che dovevano elencare che mezzi ha la Protezione civile (generatori, cisterne per l’acqua), erano completamente vuote”.

L’esponente di Insieme per Montebelluna si è soffermato anche sul Piano Neve, che prevedeva lo spazzamento prioritario di Corso Mazzini, l’area pedonale, ma nel quale per esempio non era inserito il Put, oltre ad alcune zone soggette a frane.

Sul tema della mancata convocazione delle commissioni è intervenuto anche il consigliere comunale Davide Quaggiotto, dei Democratici per Montebelluna: “Le commissioni non le chiediamo per rompere le scatole ma per confrontarci insieme su alcuni temi che sono importanti per la città. Negli scorsi 5 anni è stato adottato un metodo che andava nella direzione di un confronto, per quanto possibile, sui vari argomenti”.

“Io penso che se la posizione politica di questa nuova amministrazione è quella di ridurre gli spazi di confronto – conclude – e di affrontare all’interno della maggioranza le discussioni sugli argomenti importanti della città, è bene che la politica si assuma la responsabilità di dirlo senza coinvolgere i tecnici. Se non c’è questa linea politica, invece, è bene cambiare metodo”.

Il consigliere comunale Fabrizio Bolzonello di “Grande Montebelluna” ha risposto a Bortignon spiegando che il Piano di Protezione civile verrà sistemato anche con i suggerimenti del responsabile Antonio Netto.

“Per quanto riguarda le scuole – ha affermato Bolzonello -, mi risulta che il sindaco abbia parlato anche poco tempo fa con il consigliere Miotto per fare il punto della situazione. Non è che vogliamo negare le commissioni. Su Villa Pisani, appena ci saranno i presupposti, che abbiamo appena visto anche noi, sicuramente ci troveremo tutti assieme per dare un’occhiata perché non credo ci sia nulla da nascondere, anzi”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia Giorgio Capovilla ha risposto che un anno e mezzo fa i cittadini di Montebelluna hanno scelto la persona, insieme alla squadra, che avrebbe dovuto governare la città per i successivi 5 anni. “Il compito sacrosanto di chi vince è quello di governare – ha commentato -, diciamo anche di ‘comandare’ se volete. Il compito della minoranza è quello di controllare, passo dopo passo, quello che fa la maggioranza. Questi sono i ruoli dai quali non possiamo spostarci, perché altrimenti gli equilibri all’interno di un consiglio comunale vengono meno. Ci possono essere delle occasioni in cui si lavora insieme, sono sempre auspicabili, ma non può esserci la situazione in cui si comanda, si governa e si decide assieme. Purtroppo questa non sarebbe la democrazia”.

Anche il presidente del consiglio comunale, Michele Toaldo, ha preso la parola affermando che nessuno della maggioranza ha mai sostenuto che non si debbano fare le commissioni.

Bisogna fare le commissioni con un criterio – ha dichiarato -, sia di buon senso ma avendo anche la parte tecnica per dare delle risposte alle richieste dei consiglieri di minoranza ma anche di maggioranza. Se non sono state fornite delle risposte nei tempi giusti, sono d’accordo, andavano date. Alcuni temi sono ‘di giunta’: in questi casi il consiglio viene giustamente informato, ma non devono andare necessariamente in commissione”.

Il sindaco Adalberto Bordin ha aggiunto che l’eventuale accoglimento della richiesta di convocare delle commissioni non è dovuto, ma è una libera scelta di chi è stato chiamato ad amministrare.

(Foto: Comune di Montebelluna).
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