Martedì l’ultimo saluto a Giovanni Menegon. Il ricordo delle piscine comunali: “Con lui se ne va un intero contesto epocale”

Questa mattina, in occasione della 25esima Festa di Sport di Montebelluna, è stato rispettato un minuto di silenzio in ricordo di Giovanni Menegon, storico presidente della Montenuoto e per tanti anni figura di riferimento del Calcio Montebelluna.

La notizia della morte di Menegon, mancato venerdì 23 settembre all’affetto dei suoi cari all’età di 85 anni, ha destato profondo cordoglio a Montebelluna e nei Comuni limitrofi, per esempio a Valdobbiadene dove la Montenuoto gestisce le piscine comunali, e sono molti i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.

L’ultimo saluto all’amato presidente Menegon sarà dato martedì 27 settembre, alle ore 15.30, nel Duomo di Montebelluna.

“Montebelluna ha perso un pilastro dell’associazionismo sportivo – commenta il sindaco Adalberto Bordin -, io ho perso una persona amica e un punto di riferimento. Una persona che sapeva far emozionare anche solo per il modo in cui ti stringeva la mano, per il tono della sua voce, quasi un sussurro. Una persona di poche parole, ma quelle poche parole erano sempre sagge, così sagge che arrivavano dritte al cuore”.

“‘Dove non può arrivare l’amministrazione, deve arrivare il cittadino’ – continua -, questa la frase che mi disse tanti anni fa e a cui ancora penso regolarmente. Sono molto, molto addolorato. Grazie Giovanni per tutto ciò che mi hai insegnato, alcune volte magari senza rendertene conto. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e all’associazionismo sportivo della nostra città”.

“Anche nel commiato – si legge nel ricordo delle piscine comunali Chiara Giavi di Montebelluna -, richiama l’immagine di una figura patriarcale, che non è esagerato definire biblica, per la dimensione del suo slancio motivazionale e per il coraggio nell’affrontare a viso aperto le mille difficoltà di un lungo percorso di vita sportiva. Basti ricordare che molti anni fa, prima di avvicinarsi al mondo del Nuoto, dirigeva il Montebelluna Calcio, società dilettantistica che curava il settore giovanile, con risultati brillanti”.

“Allorché la Federcalcio impose una linea professionistica a tutto il movimento – prosegue -, Giovanni Menegon non esitò un attimo ad abbandonare quel mondo, del quale non condivideva la linea ideologica. Un gigante per statura etica e morale, dotato di una visione a tutto tondo, che fino all’ultimo respiro ha saputo condurre i suoi verso un orizzonte chiaro e limpido negli obbiettivi e nello stile. Se ne va, con Lui, un intero contesto epocale”.

(Foto: Facebook).
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