Un tour virtuale all’interno del Museo dello Scarpone, in cui possiamo scegliere un reperto muovendoci tra le stanze e, cliccandovi sopra, ne otteniamo un’immagine più dettagliata e troviamo la sua descrizione.
Dal 17 marzo sarà online, oggi è stato presentato in videoconferenza dal presidente della Fondazione Museo dello Scarpone, Patrizio Bof, e dell’associazione Sportsystem (di cui fanno parte come consiglieri Claudio Franco e Filippo Fiori) che riunisce i produttori di scarpe sportive del distretto montebellunese. La Fondazione gestisce il museo che ha sede fin dal 1985 nella seicentesca Villa Binetti-Zuccareda, nei pressi di Santa Maria in Colle a Montebelluna.
A realizzarlo il fotografo Federico Lazzarini e Stefano Gallo, utilizzando strumenti fotografici che lavorano a 360 gradi, con la tecnica detta di “immersione fotografica”.
Accedendo al tour è possibile selezionare una delle 8 stanze espositive e farvi visita quasi come se ci si trovasse di persona. Sono 50 i reperti attualmente caricati, ma il sito sarà in continua evoluzione e aggiornamento.
“Abbiamo voluto creare questa nuova esperienza per un pubblico intergenerazionale – spiega Patrizio Bof – , affinché tutti possano accedere anche da casa al nostro sapere. Confidiamo che tale esperienza possa essere poi vissuta realmente appena il museo sarà riaperto al termine l’emergenza sanitaria. Riteniamo altresì che tale modalità possa essere un ottimo biglietto da visita rivolto a tutti quegli appassionati stranieri che da anni frequentano il nostro territorio e sono sempre stati affascinati dalla nostra istituzione”.
Il patrimonio conservato all’interno del Museo è tale da interessare, essere fonte di ispirazione e punto di riferimento da decenni per aziende del settore ed esperti, non solo degli sport invernali. Esso permette di scoprire il dna di un territorio unico al mondo ed è in grado di restituire in modo attuale le competenze che in esso si sono sviluppate e sono tutt’ora presenti e vive.
“L’idea del tour virtuale – illustra Federico Lazzarini – nasce dal desiderio di ritrovare il contatto con le persone, evidentemente invalidato dalle attuali condizioni di vita; uno strumento che non solo consente a chiunque e da qualunque luogo di visitare la struttura ma, di fatto, consegna le chiavi per il libero accesso a reperti ed archivio storico custoditi all’interno del museo stesso. Pensiamo che in aggiunta al visitatore occasionale, cioè quello che visita spinto da pura curiosità, si possano sovrapporre spettatori come gli istituti scolastici, le università ed i ricercatori magari andando a contribuire con nuove informazioni e proposte. Il fatto che poi possa essere presentato in più lingue apre ad una prospettiva internazionale. Uno smacco a questo momento fatto perlopiù di chiusure”.
“A Villa Binetti-Zuccareda – aggiunge Francesca Sfoggia, curatrice del Museo dello Scarpone – conserviamo migliaia di reperti ed è stata quindi fatta una selezione di quelli da mappare e mettere in evidenza nel tour virtuale. Non ci sono tuttavia solo i più importanti ma anche quelli particolarmente curiosi”.
Nonostante il museo sia estremamente settoriale e non si trovi nel centro cittadino, in questi anni ha raggiunto punte di 3mila visitatori all’anno, molti dei quali stranieri (a causa della pandemia è rimasto chiuso al pubblico per oltre un anno). La Fondazione si sostiene grazie al contributo degli associati e dei benefattori che permettono la realizzazione anche di queste attività, oltre che al mantenimento dell’importante sede storica del museo, Villa Zuccareda-Binetti.
Per accedere al museo online interattivo, sarà sufficiente registrarsi dal sito web, inserire i propri dati confermando l’iscrizione via email per ricevere il link gratuito. Per l’iscrizione: https://www.museoscarpone.it/tour-virtuale-360.
(Foto: Museo dello Scarpone).
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