Dalla prossima settimana torneranno al lavoro in municipio a Montebelluna 32 dipendenti comunali.
Il sindaco Marzio Favero firmerà a breve un’ordinanza per la riattivazione progressiva della presenza del personale comunale negli uffici. Si aggiungono ai venti che hanno continuato a lavorare negli uffici durante tutta la fase dell’emergenza, garantendo i servizi essenziali di base, ovverosia l’Anagrafe, lo Stato civile e soprattutto i Servizi sociali e la Protezione civile per dare risposte ai cittadini in difficoltà.
Dei 170 dipendenti comunali, 52 hanno lavorato con la modalità del lavoro agile tra cui 52 con il telelavoro; tutti gli altri dipendenti, come previsto dai Decreto Legge, hanno usufruito di ferie pregresse.
Nel dettaglio, saranno operativi negli uffici, per il primo settore: 13 figure amministrative, 12 operatori servizi sociali e 10 addetti della Polizia locale. Per il secondo settore: 3 dipendenti, per il terzo settore: 7 tecnici e 7 operati.
“Ringrazio le parti sindacali che come già in passato hanno dimostrato una grande disponibilità al confronto leale con l’amministrazione comunale – è il commento del sindaco Marzio Favero – che diventa adesso preziosissima per superare la fase della crisi poiché il Comune è comunque chiamato a garantire una serie di servizi alla comunità che nella loro essenza concreta rispondono al godimento reale dei diritti di cittadinanza”.
“Da un lato abbiamo convenuto che è opportuno conservare le misure di protezione per i dipendenti, non solo ricorrendo ai dispositivi di protezione individuale ma anche garantendo la presenza dei lavoratori in spazi adeguati per ridurre il rischio di contagio – sottolinea – Dall’altro abbiamo condiviso la valutazione che l’esperienza del telelavoro, oggi riconosciuta dal Decreto Legge 18-2020 come modalità ordinaria per lo svolgimento delle attività, ha dimostrato sia delle potenzialità da sviluppare ulteriormente sia dei limiti da riscontrare oggettivamente”.
“Da qui l’accordo sulla opportunità di avere almeno un dipendente fisso a presidiare ciascun ufficio anche per fare da ponte con quelli che lavorano da remoto – conclude -. Fanno eccezione i Servizi sociali, la Polizia locale e la Protezione civile che sono in prima linea per dare risposte alle persone messe in difficoltà all’emergenza Covid-19. Con la nuova ordinanza si andrà quindi a riportare circa il 30% dei dipendenti nelle diverse sedi comunali: Municipio, Loggia, Casa Roncato, Polizia Locale e Protezione civile/operai e sedi culturali”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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