Montebelluna, la replica dell’Ulss 2 Marca trevigiana alle preoccupazioni del Comitato per la salvaguardia dell’ospedale

Il comitato attivo per la salvaguardia dell’ospedale montebellunese aveva fatto emergere alcune problematiche relative all’emergenza Covid-19, che starebbe mettendo sotto pressione il nosocomio: “Il tutto si somma purtroppo a numerose criticità e disfunzioni preesistenti e non ancora affrontate nonostante le promesse” sostiene tra le altre cose il comitato, che aveva sottolineato come “ancora non sono stati banditi i concorsi per i Primariati di Pneumologia, Chirurgia, Ortopedia e Cardiologia. C’è una generale carenza di personale medico e infermieristico. L’attività delle sale operatorie è ridotta a un solo giorno alla settimana unicamente per i casi più gravi”. Il comitato si è appellato direttamente alla direzione generale dell’Ulss 2 in primis e ai sindaci del territorio, affinché colgano quella che secondo il comitato stesso è la gravità del momento.

Non ha tardato ad arrivare la risposta dell’azienda sanitaria trevigiana, i cui vertici hanno affermato: “Rispondiamo con numeri e fatti alle affermazioni, pretestuose quanto destituite di fondamento, del Comitato. Per quanto concerne i primariati, nei giorni scorsi è stato espletato il concorso per Pneumologia; l’apicalità di Ortopedia non è ancora vacante – lo sarà da febbraio – e, in ogni caso, le procedure per la sostituzione del dottor Memminger sono già state avviate; per Cardiologia è stata adottata pochi giorni fa la delibera per l’ammissione dei candidati; per Chirurgia abbiamo optato per l’affidamento della reggenza al dottor Massani, direttore di Chirurgia 1 del Ca’ Foncello al fine di migliorare la sinergia con l’ospedale Hub e permettere un’ulteriore crescita professionale del gruppo. Una volta portato a termine questo percorso, si procederà alla nomina”.

“Destituite di fondamento sono anche le affermazioni circa la carenza di infermieri: basti pensare che a fronte di 302 cessati nel 2021 abbiamo proceduto con 400 assunzioni” continua l’Ulss 2, che conclude: “Per quanto concerne le sedute operatorie, la riduzione dell’attività, che riguarda tutti gli ospedali italiani, è come noto correlata all’attuale situazione epidemiologica legata al Covid, che permette di garantire gli interventi urgenti e quelli su pazienti oncologici, rimandando invece tutto ciò che è procrastinabile”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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