Montebelluna, responsabili di una rapina nel 2010. Condannati a due anni di reclusione due 30enni

Due anni di reclusione per rapina. Questa la sentenza emessa ieri in tribunale a Treviso per W.Y. e G.W. oggi 30enni, accusati di aver aggredito due ragazzi marocchini e di aver loro rubato uno zaino.

Accuse che i due, difesi dall’avvocato Luisa Osellame, hanno sempre respinto provando a spiegare che quell’aggressione sarebbe stata la reazione al comportamento dei quattro ragazzini nordafricani.

Il motivo? I quattro si sarebbero accaniti sul fratello minore di uno dei due imputati, vittima di atti di vero e proprio bullismo.

I fatti contestati risalgono al 2010 quando il minorenne cinese, racconta al fratello di essere perseguitato dal gruppetto di magrebini alla fermata dell’autobus di Biadene. Vessazioni continue che il minorenne avrebbe sopportato a lungo fino a quando, esasperato, ne aveva parlato con il fratello maggiore all’epoca 20enne.

E questo, insieme a un amico connazionale e coetaneo avrebbe deciso di risolvere la faccenda. Avvicinando due dei presunti bulli, colpendoli con schiaffi e calci. E strappando a uno dei due, caduto a terra per i colpi, lo zaino con dentro i libri di scuola, i documenti e il telefono cellulare scappando subito dopo.

A ritrovare lo zaino, nei boschi del Montello, sarebbe stato qualche giorno dopo un carabiniere. Per questo i due 20enni asiatici sono finiti alla sbarra e sono stati condannati per rapina.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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