Paga 550 euro ma il “Bimby” non arriva: tre denunciati per truffa

Truffe online nella Marca trevigiana

I Carabinieri della Stazione di Montebelluna, a conclusione delle indagini, hanno denunciato, per truffa in concorso: un 26enne, un 37enne e una 44enne.

I tre sono tutti residenti in provincia di Roma e gravati da pregiudizi penali, i quali, dopo avere posto in vendita su sito e-commerce un elettrodomestico “Worwerk Bimby”, hanno indotto in errore una 51enne del luogo, facendole versare la somma di 550 euro per poi rendersi irreperibili senza consegnare la merce.

Si spacciano per assicuratori, in quattro nei guai

I Militari dell’Arma della Stazione di Codognè hanno denunciato un 67enne, un 48enne, un 46enne e un 37enne, tutti residenti in provincia di Crotone e gravati da pregiudizi di polizia.

I quattro, dopo essersi spacciati quali operatori di una compagnia assicurativa, hanno indotto in errore una 55enne del luogo che aveva chiesto un preventivo per stipulare una polizza online, ricevendo per mail la proposta iniziale di un premio di 367 euro maggiorato dopo un paio di giorni, senza alcuna spiegazione, fino a raggiungere i 408 euro.

A questo punto la donna ha cercato sul web il numero di telefono della compagnia di assicurazioni per chiarire la situazione, ma le è stato fornito un ulteriore recapito telefonico.

Quindi ha chiamato quell’utenza e ha parlato con un presunto operatore che le ha detto di non sapere nulla dell’aumento e che le avrebbe inviato un nuovo preventivo al prezzo iniziale.

Infatti, poco dopo, ha ricevuto un messaggio su Whatsapp con un’immagine che mostrava la targa della sua auto e l’importo da pagare di 367,12 euro, accompagnata da un QR-CODE, che la donna ha utilizzato in una cartolibreria per effettuare il pagamento.

Avendo, però, atteso invano la conferma dell’avvenuta stipula della polizza e il relativo tagliando per la copertura assicurativa, ha ripetuto la ricerca sul web e ha scoperto di aver contattato il sito sbagliato, creato appositamente da dei truffatori.

Quindi ha chiamato il vero numero della compagnia assicurativa e ha appreso dall’operatore di turno di essere stata raggirata, proprio perché la compagnia in questione non utilizza Whatsapp per interloquire con i clienti.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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