Per i Democratici la ciclopedonale di Biadene è trascurata. Il sindaco: “Il tratto incriminato è privato”

La pista ciclopedonale di Biadene

In questi giorni, i consiglieri comunali del gruppo Democratici per Montebelluna, Davide Quaggiotto, Loreno Miotto, Elisa Bressan, Silvio Tessari e Pietro Dal Zotto, hanno acceso i riflettori sulla pista ciclopedonale di Biadene, denunciando la trascuratezza di alcuni punti. 

“Questo percorso ciclopedonale – sottolineano – è importante perché rappresenta un collegamento con il quartiere di Biadene per chi non utilizza la macchina. Spesso è trascurato e in cattive condizioni: quando piove nascono dei laghi naturali e molte volte capita di trovare immondizie o situazioni di degrado. Chiediamo all’amministrazione di non dimenticarlo, perché è utilizzato da molti cittadini ed è fondamentale per il quartiere di Biadene”. 

“Tanti residenti – aggiungono – si sono rivolti al nostro gruppo consiliare chiedendo di segnalare questa situazione, che anche noi abbiamo notato in prima persona percorrendo quel tragitto. I percorsi ciclopedonali che collegano i quartieri devono essere curati, valorizzati e non dimenticati. In questi anni gli investimenti per la mobilità sostenibilesono stati ridotti al lumicino. Questo, secondo noi, è un problema. Se si trascurano anche i percorsi esistenti, la situazione si aggrava”.  

Sul tema si è espresso il sindaco Adalberto Bordin, che ha precisato alcuni aspetti. 

“Se prima di criticare l’amministrazione comunale – commenta il primo cittadino di Montebelluna -, i Dem montebellunesi si prendessero la briga di chiedere informazioni, eviteremo inutili e sterili polemiche. Informazioni che, oltretutto, i Dem dovrebbero anche ben conoscere, visto che il tema della pista ciclopedonale di Biadene, rispetto al quale ci accusano, è una questione che risale all’amministrazione di centro sinistra guidata dalla Puppato anni or sono”. 

“L’accusa di trascuratezza – continua – è del tutto infondata, perché se i Dem non lo sanno o non ricordano, il tratto incriminato non è di proprietà comunale né il Comune esercita servitù di passaggio, ma è di proprietà di privati cui è in capo lo stato e la manutenzione. Pertanto, le accuse nei nostri riguardi non sono solo infondate, ma anche fuorvianti. A meno che i Dem non vogliano che il Comune spenda denaro pubblico per sistemare anche le strade private”. 

Bordin ha ricordato che, proprio nell’area in questione, nell’ambito dell’operazione rotatoria delle Crozzole realizzata dall’amministrazione Puppato, era stata paventata l’ipotesi di creare una bretella per ciclisti e pedoni che permettesse di collegare la frazione di Biadene con il centro di Montebelluna. 

“Per questo – conclude – era stato realizzato un sottopasso che bypassasse la Feltrina sud, mettendo in collegamento la frazione centro attraverso via san Vigilio e via Piave. Peccato che, appunto, i tratti interessati – a nord e a sud del sottopasso – fossero di proprietà dei privati: cosa che ha reso il progetto monco. Se questa è la sensibilità alla mobilità sostenibile del centro sinistra cittadino…Quindi, se c’è qualcuno che deve fare mea culpa, non è di certo l’amministrazione attuale!”. 

(Foto: Democratici per Montebelluna). 
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