Presentata in anteprima la mappa “Itinerari della Grande Guerra nella Marca Trevigiana”

Una mappa con i percorsi della Grande Guerra nel territorio trevigiano (qui il link): è quella che è stata presentata alla stampa in anteprima ieri mattina, venerdì 29 ottobre, nel corso della conferenza stampa online promossa dal sindaco di Montebelluna e neo consigliere regionale, Marzio Favero.

La mappa rappresenta una delle azioni concretizzate dal Gruppo di coordinamento delle Intese programmatiche d’Area Montello – Piave – Sile, Terre Alte della Marca Trevigiana, Castellana, Pedemontana del Grappa e dell’Asolano, Opitergina Mottense e Marca Trevigiana, dell’area “Grappa – Montello – Piave” per il Centenario della Grande Guerra costituitosi due anni fa con uno specifico Protocollo d’Intesa.

Le mappe, finanziate dal Consorzio Bim Piave e progettate con il supporto dei direttori del Museo di Vittorio Veneto e quello di Montebelluna, sono state stampate in 10mila copie e consegnate agli uffici Iat e agi Infopoint, ai Comuni interessati e ai portali di accesso. A breve le mappe saranno tradotte anche in inglese, francese e tedesco.

“Il progetto origina da quell’alleanza suggerita dal presidente dell’Ipa Terre Alte, Stefano Soldan, sul tema della Grande Guerra – ha detto Marzio Favero:- e per il quale mi è stato chiesto di occuparmi del coordinamento. L’alleanza vede la sinergia tra le cinque Ipa trevigiane con il sostegno del Consorzio Bim Piave, la Provincia di Treviso, il Gal Alta Marca, l’Unpli, la Camera di Commercio, Marca Treviso. Il tema della Grande Guerra continua a conservare il suo valore culturale. Essa ha infatti rappresentato uno spartiacque tra l’epoca precedente e quella attuale in cii è la politica internazionale a governa i processi). Ed è tanto più importante continuare a parlare di Grande Guerra in questi anni in cui l’Unione europea è fortemente messa in discussione“.

“Per comprendere il senso di Europa – prosegue Favero – occorre visitare i luoghi, i monumenti, le trincee ed avere il coraggio di ricordare il sacrificio di milioni di uomini che anche nelle terre trevigiane persero la vita. Una pagina che ha cambiato la memoria storica dei trevigiani ed abbiamo il dovere di essere custodi di questa memoria che riguarda venti diverse nazioni”.

“I percorsi della Grande Guerra – ha aggiunto l’assessore regionale al turismo e all’agricoltura, Federico Caner – rappresentano un prodotto turistico molto importante non solo in chiave locale, ma anche internazionale. Con questo progetto non si ragiona solo di destinazione turistica, ma di prodotto che deve essere valorizzato e messo in connessione, ad esempio con gli aspetti rurali e più in generale con l’agricoltura, attraverso la promozione dei prodotti tipici locali di cui la Provincia trevigiana è ricchissima”.

Michele Genovese, nuovodirettore Gal dell’Alta Marca Trevigiana e Ipa Altamarca Trevigiana, ha invece così commentato la mappa: “Mettere assieme le cinque Ipa è stata una bella avventura e l’auspicio è che si possa proseguire su questa via della collaborazione anche in funzione del Recovery fund che, per le Ipa, che sono delle realtà operative molto radicate sul territorio, può rappresentare un’ottima occasione di sviluppo”.

“Siamo partiti nel 2014 chiedendoci come valorizzare questi siti – ha detto l’architetto Filippo Maria Covre, coordinatore del tecnico tavolo Ipa -. Abbiamo cercato di trovare una narrativa comune, quello di ragionare sul tema delle battaglie attorno alla linea di Piave da cui ne conseguono tre dei quattro itinerari individuati e a cui se ne aggiunge un quarto a significare la linea di congiunzione data dalla disseminazione degli ossari e sacrari presenti nell’area”.

“Quando si parla di accoglienza, si parla di Pro Loco – sottolinea Giovanni Follador, presidente dell’Unpli regionale e provinciale -. L’inserimento di uffici Iat e Infopoint nella cartina è sicuramente importante, così come è importante ricordare che il contributo delle Pro Loco riguarda anche la manutenzione e la cura dei luoghi della Grande Guerra, dove i volontari supportano il lavoro degli enti pubblici”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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