Lo scorso inverno una struttura presente a Busta, frazione di Montebelluna, è stata danneggiata da una perturbazione: parliamo di un immobile, realizzato diversi anni fa, che sarebbe dovuto diventare una scuola materna ma che, con l’installazione nel territorio dell’elettrodotto, è stato poi abbandonato e lasciato al degrado.
Con determina del 7 dicembre 2022 gli uffici comunali sono intervenuti con la messa in sicurezza della struttura e una prima valutazione dei danni subiti e dei rifiuti presenti, operazioni propedeutiche e obbligatorie, trattandosi di rifiuti speciali che devono essere smaltiti e gestiti correttamente.
“Abbiamo preso in mano la situazione – spiegano dal Comune – per mettere in sicurezza l’area che, oltre a risultare pericolosa (in diversi casi sono volate parti della struttura finendo nelle aree adiacenti, tra cui la sede della cooperativa che opera in centro), è spesso scelta come spazio per bivaccare. A seguito della valutazione sulla tipologia di materiale da smaltire e dopo aver fatto un’obiettiva valutazione sull’immobile, è stato dato incarico esterno del valore di 25 mila euro circa per mettere in sicurezza l’area”.
La ditta Veneto Strutture si è occupata della sistemazione dell’area esterna, della rimozione del materiale della copertura distaccata, dell’accatastamento del materiale di risulta e della pulizia di tutto il fabbricato interno.
“La gestione dei rifiuti – continuano dall’ente -, nel frattempo, ha previsto la messa in sicurezza dei materiali tramite ‘big bags’ e la loro analisi. Parliamo di una notevole quantità di rifiuti, tanto che si è reso necessario trovare le risorse per impegnare i denari necessari al trasporto e smaltimento del materiale stoccato. Mercoledì prossimo, la ditta privata incaricata da Contarina si recherà sul posto per caricare e trasportare le big bags in un impianto autorizzato al trattamento di questi materiali”.
“È comprensibile – concludono – che i non addetti ai lavori, passando di fronte alla struttura e vedendo le big bags stoccate da qualche settimana, possano pensare che non si stia facendo nulla. Niente di più sbagliato. La gestione dei rifiuti speciali, e quindi non soggetti a privativa pubblica, ha una procedura lunga e definita normativamente che parte dalla loro classificazione tipologica e quantitativa e poi al loro trasporto e smaltimento che deve seguire i canoni dei rifiuti industriali e non di quelli urbani”.
L’amministrazione comunale sottolinea che non c’è stato nessun ritardo ma solo un’attenta gestione di un evento imprevisto che ha causato notevoli danni ad una struttura pubblica.
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