Sassi dal cavalcavia della Pedemontana Veneta contro un Range Rover, i Carabinieri identificano tre minorenni

Sono stati identificati i presunti autori del lancio dei sassi dal cavalcavia numero 67 lungo la strada Pedemontana Veneta nel territorio comunale di Trevignano.

Domenica scorsa 12 febbraio un Range Rover, mentre stava percorrendo la nuova Superstrada, è stato colpito sul parabrezza lato passeggero da un sasso lanciato dal cavalcavia da alcune persone.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Montebelluna hanno individuato tre minorenni, tutti coetanei, come i presunti responsabili del gesto, che fortunatamente non ha avuto conseguenze drammatiche.

Per le tre persone che erano a bordo del mezzo, tutte rimaste incolumi, solamente tanta paura oltre al danno economico causato al cristallo anteriore del mezzo.

L’automobilista, di origini toscane, oltre a presentare denuncia ha segnalato l’episodio anche su Facebook. “Sul nuovo tratto che da Montebelluna porta a Treviso – si legge nel post – tre ragazzini hanno tirato un sasso dal cavalcavia colpendo la mia auto sul parabrezza in basso a destra”.

Serrate le indagini dei militari dell’Arma che in pochi giorni hanno rintracciato i possibili responsabili del folle gesto. Ora la posizione dei giovani è al vaglio dell’Autorità giudiziaria.

In relazione alla denuncia, è intervenuto il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin: “Se quelli che al momento risultano essere i presunti responsabili del terribile gesto compiuto nei giorni scorsi fossero confermati, va fatto un grande plauso alle vittime che non hanno perso tempo a denunciare e alle Forze dell’ordine che si sono subito messe al lavoro.

Come ho già auto modo di dire, gesti del genere non possono che essere condannati perché di una pericolosità estrema. Non riesco a non pensare a cosa sarebbe potuto accadere se quelle pietre fossero state lanciate qualche millesimo di secondo prima o dopo. Per fortuna chi transitava in quel momento ne è uscito incolume e non siamo qui a piangere conseguenze peggiori”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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