Su Rai 1 la storia dello studente che ha recuperato il portafoglio della prof. Il sindaco lo premia

La storia di Christian, il giovane di Trevignano che ha recuperato il portafoglio con i documenti di una prof dell’IIS Einaudi di Montebelluna sottratto da un ex studente dell’istituto, è stata raccontata nella puntata di ieri della trasmissione ItaliaSì! su Rai 1

In collegamento dalla scuola superiore montebellunese, c’erano il 16enne insieme al dirigente scolastico Massimo Ballon, ai genitori e agli amici. 

Christian, grande appassionato di acrobazie in bicicletta, aveva rincorso sulla sua due ruote il borseggiatore per chiedergli di restituire la refurtiva. 

“Mi è venuto quasi d’istinto – spiega il 16enne -, assieme agli altri miei due amici, Nicolas e Antonio. Noi tre, dopo aver sentito delle urla provenienti dalla piazza dove ci alleniamo quasi tutti i giorni (nei pressi del Parco Manin), abbiamo sentito le urla di una signora che era in difficoltà. Quindi abbiamo deciso di aiutarla perché ci eravamo accorti che in quella situazione c’era un po’ di panico da parte sua e delle persone presenti che urlavano”. 

“Un ragazzo – conclude -, infatti, stava portando via degli oggetti. Quando lo abbiamo raggiunto, gli abbiamo chiesto di restituire quello che aveva rubato. Lui ci ha minacciato dicendoci che ci avrebbe accoltellato. Certamente abbiamo avuto paura in quella situazione, ma bisognava recuperare le cose della signora perché lei non si poteva difendere da sola”. 

“Lunedì mattina – ha spiegato il dirigente scolastico Ballon -, approfittando di una riunione del comitato studentesco (noi abbiamo circa 90 classi, quindi due ragazzi per classe saranno presenti), alla presenza anche del sindaco di Montebelluna e del sindaco di Trevignano, che è il paese di Christian, consegneremo una pergamena di ringraziamento per l’atto, che ha dimostrato un senso civico non comune”. 

Hanno fatto riflettere molto le parole della mamma del nuovo “eroe” di Montebelluna: “Il mio primo pensiero, come avrebbero avuto tutte le mamme, è stato il pericolo che ha affrontato mio figlio con questo gesto. Il mio secondo pensiero è andato verso l’altro ragazzo (il borseggiatore). Non è mai troppo tardi per cambiare, spero tanto che riesca a trovare una strada giusta”. 

Christian non è riuscito a incontrare la professoressa che ha aiutato, molto scossa per quanto accaduto, e durante la trasmissione è stato precisato che i Carabinieri hanno recuperato tutto il resto della refurtiva

Lo scorso venerdì 22 marzo i Carabinieri di Montebelluna, con l’aiuto della Polizia locale della città, hanno effettuato un controllo con cane antidroga all’IIS Einaudi. 

Un’azione importante che dimostra ai ragazzi che l’Arma dei Carabinieri non si arrende davanti alla piaga della droga anche nella Marca Trevigiana. 

Nella mattinata in questione sono state controllate 15 classi e un giovane è stato accompagnato in caserma, ma non per motivi legati al consumo di droga. 

Il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, ha incontrato ieri, lunedì, il giovane ragazzo, studente dell‘Einaudi Scarpa, che nei giorni scorsi si è reso protagonista di un gesto civico eccezionale, impedendo lo scippo ai danni di una professoressa.

In una semplice cerimonia presso l’Istituto, il sindaco Bordin, assieme al dirigente scolastico Massimo Ballon e al sindaco di Trevignano, Bonesso, Comune dove il ragazzo risiede, è stata consegna una pergamena di riconoscimento per l’esemplare comportamento.

“Come avevamo annunciato, ho ritenuto doveroso rendere plauso al ragazzo per il gesto messo in atto qualche giorno fa. Un gesto che dà la misura del suo senso civico che, in età adolescenziale, non è così scontato perché ha deciso di non girarsi dall’altra parte ma di intervenire all’insegna della legalità.Abbiamo voluto consegnarli una semplice pergamena per sottolineare l’importanza di gesti come questi ma anche il valore del suo comportamento quale esempio per i suoi coetanei” commenta il sindaco.

“In un periodo storico in cui i giovani sono spesso definiti svogliati, privi di valori, indifferenti, gesti come questi ci dicono quanto invece i ragazzi siano molto di più di quanto noi adulti pensiamo: gesti come questi vanno quindi valorizzati, esaltati e promossi, dandone il giusto risalto, come abbiamo cercato di fare. – conclude – Infine ricordo che, assieme a lui, sono intervenuti anche altri due giovani che frequentano scuole diverse: sono già in contatto con i dirigenti scolastici per consegnare loro il giusto riconoscimento”.

(Foto: ItaliaSì! fermo immagine Rai 1). 
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