Teatro Montebelluna, sì allo Statuto della Fondazione: niente condivisione tra maggioranza e minoranza

Il nuovo teatro di Montebelluna doveva nascere all’insegna dell’ampia partecipazione, anche in senso politico, ma il tentativo di mettere d’accordo maggioranza e opposizione sullo statuto costituente della sua Fondazione, alla fine, è sfumato.

Il Consiglio comunale ha approvato mercoledì 19 novembre, il nuovo statuto della Fondazione di partecipazione che avrà il compito di gestire il nuovo teatro cittadino, con i soli voti della maggioranza (o poco più), con 15 voti favorevoli e 8 astenuti.

All’apertura della discussione è stato votato anche un emendamento omnibus, proposto e discusso nell’incontro di martedì in occasione della seduta della Commissione consiliare Cultura.

Nello specifico, le modifiche e le integrazioni riguardano le disposizioni relative agli scopi della Fondazione e la composizione e poteri del Consiglio di Amministrazione. Sono stati recepiti due emendamenti su tre presentati dal Pd, inserirendo tra gli scopi una maggiore partecipazione “sociale” e sinergie con i comuni limitrofi.

La Fondazione sarà composta da un Cda, un Consiglio d’indirizzo o organismo di controllo di cui fanno parte i fondatori promotori (Comune) e i fondatori ordinari (Finanziatori privati) e un’Assemblea di partecipazione, di carattere consultivo.

Riguardo la composizione del Consiglio di Amministrazione, è prevista la partecipazione di cinque membri. Sarà composto dal presidente (nominato dal sindaco del Comune di Montebelluna tra figure di specifica e comprovata professionalità nel campo delle attività della Fondazione, sentita la Commissione Cultura) e da quattro Consiglieri di comprovata professionalità designati dal sindaco del Comune di Montebelluna, sentiti la Commissione Cultura, il Fondatore Promotore (il Comune) e i Fondatori Ordinari, cioè coloro che contribuiscono materialmente in modo significativo al teatro.

Il Pd aveva richiesto la presenza del cda un membro indicato dalle opposizioni.

Con qualche mediazione lo Statuto era uscito dalla Commissione con le opposizioni fiduciose che si potesse arrivare ancora a un’approvazione condivisa. Ma, gli emendamenti presentati in Consiglio comunale da Pd e Alternativa Giusta sono stati respinti.

L’emendamento proposto da l’Alternativa Giusta prevedeva una composizione del cda con quattro membri individuati dal Consiglio di indirizzo, un membro individuato dall’Assemblea di partecipazione e che i cinque componenti del Consiglio di Amministrazione eleggessero al loro interno il presidente del Consiglio di Amministrazione.

L’emendamento proposto Il Pd – Il futuro è adesso un cda composto da un Presidente (nominato dal sindaco, due Consiglieri designati dal sindaco, sentiti la Commissione Cultura, il Fondatore Promotore e i Fondatori Ordinari; un consigliere designato dal Consiglio di indirizzo e uno designato dall’Assemblea di partecipazione.

“E’ bene che il CdA sia terzo rispetto ai Partecipanti volontari, perché esso deve essere super partes rispetto alle proposte artistiche che provengono dalle associazioni culturali – ha sottolineato il sindaco Marzio Favero -.Abbiamo chiuso un passaggio fondamentale per arrivare in porto con l’operazione del teatro, poiché una delle condizioni poste da Intesa Sanpaolo e l’Agenzia delle Entrate era che entro la fine di novembre 2020 nascesse un ente apposito per la gestione del futuro teatro. Domani la dirigente Lissandron, che ringrazio per il lavoro fatto anche con la Direzione regionale preposta al riconoscimento delle fondazioni, sarà dal notaio per la firma dell’atto costitutivo”.

Intesa Sanpaolo provvederà successivamente all’erogazione della seconda tranche del finanziamento di 1 milione 900mila euro. Immediatamente dopo l’Ufficio Lavori pubblici partirà con la gara per assegnare la progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo teatro.

Alla Fondazione hanno già dato una pre-adesione 12 associazioni alla compagine dei volontari, è arrivata una nota da parte di Giampietro Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, che informa che a dicembre porterà all’attenzione del CdA e dell’Assemblea dei soci dello stesso la proposta di adesione alla Fondazione del teatro di Montebelluna”.

Anche il consigliere comunale Walter Baseggio, esponente di riferimento del Coordinamento Don Torta, ha approvato il nuovo Statuto riconoscendo che l’iniziativa del teatro è un riconoscimento importante nei confronti della città, ricordando che non deve essere dimenticata mai la tragedia che ha colpito i risparmiatori di Veneto Banca.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Montebelluna).
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