“Ti ammazzo, ti accoltello”: le urla d’aiuto di un pensionato fanno arrestare il rapinatore

Una pattuglia dei Carabinieri

Ti ammazzo, ti accoltello“: sono queste le parole che un trentasettenne marocchino senza fissa dimora avrebbe rivolto a un sessantottenne montebellunese quando i due si sono ritrovati faccia a faccia dopo che il marocchino era entrato, in pieno giorno, in un’abitazione del centro cittadino. 

Il fatto risale a mercoledì quando il pensionato, sentendo dei rumori provenienti da una stanza, s’imbatte nel marocchino che stava rovistando tra i cassetti. È proprio in questo momento che il trentasettenne avrebbe aggredito e minacciato l’uomo aggiungendo anche che lui era un carabiniere e che non avrebbe potuto fargli nulla. 

Impaurito ma senza perdersi d’animo il pensionato ha iniziato a chiamare aiuto, richiesta che è stata sentita e immediatamente accolta da una pattuglia della Compagnia di Montebelluna impegnata nel controllo del territorio. I militari sono riusciti a fermare il marocchino che ha anche opposto resistenza cercando di fuggireaggredendo e minacciando i Carabinieri. 

I militari sono dovuti ricorrere a cure mediche per alcune ferite riportate e che i sanitari hanno giudicato guaribili in qualche giorno. Una volta immobilizzato i Carabinieri gli hanno trovato in tasca anche una carta prepagata e due tessere sanitarie intestate ad altre persone e rubate, molto probabilmente, qualche giorno prima. Ma in tasca l’uomo aveva anche un coltello con una lama lunga circa sei centimetri. 

Il trentasettenne ieri è comparso davanti al giudice del Tribunale di Treviso, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo è accusato di tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione per le carte che i militari gli hanno trovato in tasca. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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