Un sorriso, un tè o un caffè per vincere l’indifferenza. I ragazzi del centro diurno “Do Re Mi” presentano “Il ristoro dal cuore d’oro”

I ragazzi del centro diurno “Do Re Mi” presentano “Il ristoro dal cuore d’oro”

Ogni giovedì mattina, dalle ore 10 alle 11 (salvo maltempo), i ragazzi e gli educatori del Centro Educativo Riabilitativo Diurno (Cerd) “Do Re Mi” di via Feltrina Nord a Biadene di Montebelluna accolgono con un sorriso, un caffè, un tè o un libro le persone che passeggiano in via Stradone del Bosco.

Dello spazio in questione, concesso dal Comune di Montebelluna per questo uso, si occupano gli stessi operatori del centro diurno montebellunese che effettuano varie attività: taglio dell’erba, raccolta dei rifiuti e controllo dell’area.

Il ristoro dal cuore d’oro” è il nome dato a questo progetto, molto apprezzato dai frequentatori di via Stradone del Bosco, alcuni dei quali non si perdono neanche un giovedì per stare insieme a quelli che ormai sono diventati i loro “nuovi amici”.

Il progetto è nato dopo il Covid – raccontano dalla struttura -, grazie alla nostra referente che si era resa conto che ‘era ora di uscire!’. Abbiamo individuato questo luogo e richiesto le varie autorizzazioni per partire con questa attività. All’inizio è stato un po’ difficile agganciare le persone. Poi, grazie al passaparola, in molti hanno preso confidenza. Noi offriamo un sorriso, un caffè, un , un bicchiere d’acqua e scambiamo volentieri qualche parola con le persone che camminano in queste zone”.

“Inoltre – continuano -, è possibile fare anche uno scambio di libri grazie all’iniziativa del ‘libro condiviso‘. Le persone ci portano dei libri e poi ce li restituiscono quando hanno finito di leggerli. L’offerta è una parte secondaria del nostro progetto. Vogliamo farci conoscere con la speranza di incontrare nuovi amici. Non vediamo l’ora di raccontare cosa facciamo e di condividere con più persone possibili qualche bel momento insieme”.

Nel pomeriggio di giovedì 23 novembre, i ragazzi del centro diurno hanno voluto raccontare la loro storia a Qdpnews.it – Quotidiano del Piave alla presenza del sindaco Adalberto Bordin.

Il Cerd di Montebelluna è un servizio territoriale a carattere diurno, con frequenza giornaliera dal lunedì al venerdì, rivolto a persone con disabilità con diversi profili di autosufficienza e con elevati bisogni di sostegno per lo svolgimento delle attività di vita quotidiana.

Fornisce interventi con finalità abilitativa, educativa e di socializzazione che, accanto alla famiglia e alle risorse del territorio, sostengono tutte le fasi di vita della persona (fino ai 65 anni) con l’obiettivo di promuoverne le abilità e le competenze utili alla maturazione di un’identità adulta oltre all’inclusione nel contesto di vita.

“Nel gruppo – spiegano dal Cerd – si condividono i momenti dell’accoglienza al mattino, attività educative, abilitative e riabilitative specifiche oltre al riposo. Ci sono poi ampi spazi di vita comunitaria, nei quali si svolgono attività di vita quotidiana (mensa, fisioterapia, attività domestiche) e altri dove si praticano attività diverse, anche laboratoriali (palestra, cucina, locali di sezione) in collaborazione con il territorio (scuole di diverso ordine e grado, gruppi parrocchiali e altre agenzie educative)”.

Il Centro è accreditato per l’accoglienza di 30 persone che provengono da diverse zone della Marca Trevigiana.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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