Le musiche di Mozart per rendere omaggio a don Paolo Chiavacci: al concerto presente il Vescovo Tomasi

Un concerto dedicato a don Paolo Chiavacci e a tutti coloro che nel corso degli anni hanno prestato servizio nella casa di spiritualità e cultura da lui fondata e che porta il suo nome. Questo lo scopo del tradizionale incontro musicale con il Creato che ha avuto luogo ieri nella chiesa dell’istituto Filippin di Paderno del Grappa. Quest’anno non negli spazi esterni del Centro a causa del meteo avverso, ma che ha registrato comunque la presenza di oltre duecento partecipanti.

Hanno organizzato l’evento il Centro “Don Paolo Chiavacci”, l’associazione “Incontri con la natura per la salvaguardia del Creato, don Paolo Chiavacci”, la Fondazione Opera Monte Grappa, la Pastorale sociale e del Lavoro della diocesi di Treviso, l’orchestra di Padova e del Veneto con la collaborazione del Comune di Pieve del Grappa, la Riserva della Biosfera “Monte Grappa”, la parrocchia dei santi Marco e Pancrazio di Crespano.

L’Orchestra di Padova e del Veneto ha eseguito “Idomeneo” opera in musica in tre atti e la sinfonia n.41 in do maggiore “Jupiter” di Mozart. Ha diretto l’orchestra Francois Lopez-Ferrer. Fondata nell’ottobre 1966, in oltre 50 anni di attività l’Orchestra si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Unica istituzione concertistico-orchestrale attiva in Veneto, realizza circa 120 tra concerti e opere liriche ogni anno, con una propria stagione a Padova, concerti in regione e per le più importanti società di concerti e festival in Italia e all’estero.

“Don Paolo ha permesso di ricondurre a sé tanti amici, molti dei quali sono oggi qui presenti – ha sottolineato nel suo saluto il vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi – . Con il loro impegno hanno contribuito a promuovere migliori rapporti tra le persone, con il creato, l’ambiente, la natura. Tutto questo è un dono che viene fatto alla nostra diocesi. Ogni dono è sempre una responsabilità. Ci chiede di essere testimoni di un amore più grande. Questo è il fondamento di ogni pace”.

“l nostro è un grande grazie a quanti si sono impegnati e si impegnano ancora oggi in questo centro – aggiunge Francesco Chiavacci Lago, nipote di don Paolo – . Invito le nuove generazioni a collaborare con il Centro che è sempre aperto al contributo di tutti: dalla manutenzione degli spazi verdi, alle mantenimento delle strutture scientifiche come il planetario, ai corsi naturalisti con le scuole”.

“La musica di Mozart ci ha ricordato la perfezione e l’eleganza della natura – ha aggiunto Francois Lopez-Ferrer – poterla eseguire in questa bellissima chiesa è stata una grande sorpresa.

“In tutti questi anni – aggiunge il direttore del Centro nonché responsabile dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e Lavoro e salvaguardia del Creato don Paolo Magoga – si sono avvicendati decine tra astronomi, botanici, biologi, entomologi, esperti di geologia, ceramisti, pittori, volontari che con competenza e cultura, hanno contribuito allo sviluppo del Centro”.

“Volontari esperti che anche oggi dedicano il loro tempo e le loro energie per promuovere corsi, visite guidate, incontri e laboratori che spaziano dall’astronomia, alla botanica, dalla scienza alla spiritualità. Sul tema della salvaguardia ambientale sulla scia di quanto ci ha insegnato don Chiavacci, profeta della “Laudato Si” di papa Francesco, negli anni siamo riusciti a coinvolgere centinaia di scuole, parrocchie, famiglie, associazioni portandole a toccare con mano quanto è importante prendersi cura di nostra madre Terra anche imparando ad adottare stili di vita sostenibili”.

Il centro “Don Paolo Chiavacci”


Il centro “Don Paolo Chiavacci” è una struttura della diocesi di Treviso e opera tra l’altro con l’associazione “Incontri con la natura per la salvaguardia del Creato, don Paolo Chiavacci” che lavora all’interno. Si trova sulle pendici meridionali del massiccio del Grappa a 600 metri di altitudine nel Comune di Pieve del Grappa. La sua posizione isolata è il luogo ideale dove vengono realizzate iniziative di formazione spirituale, cristiana e culturale, in modo particolare sul tema della salvaguardia della natura secondo le intuizioni del fondatore. Don Paolo Chiavacci (1916 – 1982) fu infatti il sacerdote diocesano fondatore che con lungimiranza già negli anni settanta parlava di salvaguardia del Creato mettendo le basi di un ambizioso progetto per creare un’oasi di pace.

(Fonte foto: Centro “Don Paolo Chiavacci”)
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