Si amplia il sistema di videosorveglianza: Tarzo, Revine Lago e Vittorio Veneto partecipano a bando regionale

Un progetto di implementazione del sistema di videosorveglianza: i Comuni di Tarzo, Revine Lago e Vittorio Veneto, che gestiscono la funzione di Polizia locale in forma associata, hanno partecipato a un bando regionale per l’installazione di nuovi varchi, ovvero telecamere di lettura delle targhe delle vetture.

Bando scaduto lo scorso 6 luglio e che “mette in palio” una percentuale di copertura dell’investimento del progetto.

Nel caso specifico del Comune di Revine Lago, il territorio risultava sprovvisto di questi dispositivi e l’intento è quello di posizionarne uno di fronte al cimitero nella zona di Lago, come ha spiegato, a tal proposito il sindaco Massimo Magagnin: “Il nostro territorio, a differenze degli altri due con cui condividiamo la gestione della Polizia locale, è sprovvisto di questo sistema”.

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Tutto ora dipende dal contributo regionale al cui bando abbiamo partecipato. – ha proseguito il primo cittadino – Per quanto riguarda il nostro caso, abbiamo messo a bilancio circa 8.300 euro“.

Il progetto, inoltre, prevede l’installazione di varchi in via Pinto, all’uscita del casello autostradale di Vittorio Veneto Sud e in località La Corona a Tarzo, ovvero nei punti strategici per quanti devono entrare nei due territori comunali.

“Il costo totale del progetto ammonta a circa 85 mila euro. – ha spiegato Vincenzo Sacchet, sindaco di Tarzo – Per Tarzo il costo complessivo per la nuova postazione sarà di circa 14 mila euro e sarà posizionata all’incirca davanti alla sede di banca Prealpi: servirà al controllo degli accessi e delle uscite a nord del paese”.

“Abbiamo già un varco: Corbanese, sul ponte Maset, è già coperta dal videocontrollo”, ha concluso il sindaco.

A Vittorio Veneto le telecamere risultano collegate a un server mediante una rete di fibra ottica: un sistema ormai inadeguato per sostenere il traffico di dati e che necessita, pertanto, di essere sostituito con un impianto più in linea con quelle che sono le nuove tecnologie.

Tale progettualità, pertanto, ha lo scopo evidente di creare una sorta di triangolo di sorveglianza tra i tre Comuni che fanno parte della gestione associata della Polizia, gestione che vede il Comune di Vittorio Veneto come capofila.

Un intervento di revisione degli impianti, quindi, che risulti adeguato alle richieste degli organi di Polizia.

Il bando citato, promosso dalla Regione Veneto, prevede l’accesso a contributi regionali per azioni e progetti di investimento in materia di sicurezza urbana e Polizia locale, che finanzino gli stessi progetti di implementazione degli impianti di videosorveglianza.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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