L’escapologo revinese Sirio Alfieri sbarca ai Soliti Ignoti: “La gioia di veder crescere quel seme piantato da mio nonno”

Due corde, una giacca e due assistenti: solamente questo è servito all’illusionista e autore di Revine Lago Sirio Alfieri per stupire il pubblico presente in studio e collegato da casa durante la puntata trasmessa il 30 gennaio su Rai 1 dei Soliti Ignoti.

“Di me dicono che riesco a mettere a proprio agio le persone”. Sirio, 35enne revinese, spazia tra illusionismomentalismo ed escapologia raccontando e scrivendo inoltre numerose storie.

Da oltre 10 anni, porta i suoi spettacoli nelle piazze, strade, agli eventi pubblici, feste private e teatri. “Per creare i miei spettacoli prendo spunto dalle mie passioni: la vita, i sogni, le buone storie raccontate nei film, i segreti nascosti nei libri e la filastrocche di Gianni Rodari”.

Nel programma televisivo di Rai 1 “Soliti Ignoti” i concorrenti devono abbinare le caratteristiche di ogni personaggio alla persona giusta. Più identità si indovinano, più cresce il montepremi. In ogni puntata ci sono in palio 250 mila euro, che, nell’ultima parte del gioco, possono raddoppiare e raggiungere i 500 mila euro.

Il gioco di prestigio

Nella puntata del 30 gennaio, partecipavano le sorelle Anna e Serena. Nessun dubbio avevano le due ragazze sul mestiere di Sirio – con un passaporto da 3 mila euro – dato il chiaro indizio che portava con sé il revinese: due corde sulle spalle.

Sirio, dopo essere stato selezionato dalle due concorrenti e aver dichiarato la sua professione, ha eseguito un gioco di prestigio. Il concorrente ha fatto un nodo all’altezza dello stomaco, ha passato entrambe le braccia – con le corde in mano – dentro la giacca e per finire si è fatto un ulteriore nodo. I due assistenti, Massimiliano e Stefano, si sono messi a sinistra ed a destra di Sirio tenendo i due estremi della corda in tensione. “Uno, due e tre”: Sirio si è liberato in un attimo, senza difficoltà.

Il revinese ha concluso il suo momento al centro studio con una battuta rivolta al signore del pubblico che gli aveva prestato la giacca: “Si dice che i maghi imbroglino, che non bisogna fidarsi di loro ma ha fatto bene a fidarsi signore perché la sua giacca gli torna completamente integra”.

La puntata è poi proseguita con “Il parente misterioso”. Sirio è stato escluso quasi subito per la sua giovane età dato che si cercava il padre di Tiziano, protagonista della ignota parentela.

L’emozionante commento e il ricordo del nonno

“L’emozione era tanta, soprattutto ripensando a tutto il mio percorso magico – ha scritto Sirio nella sua pagina Facebook in cui ha condiviso il video della sua esibizione -. Il ricordo del nonnino, che quando ero piccolino mi incantava con il gioco dell’indovina la mia carta. Poi quando in cameretta un po’ goffo mi allenavo, e poi i viaggi in macchina e in aereo per andare a vedere gli spettacoli dei miei maestri magici (Milano, Madrid, ma anche Venezia e Torino).

E poi i miei primi spettacoli, gli errori, il sudore, le prove, la costanza, l’impegno, lo sbattimento, le risate e i pianti…e la gioia. La gioia di veder giorno dopo giorno crescere quel semino, quello piantato dal nonnino quando ero piccolino. ‘Pesca una carta!’ mi diceva…chissà se lui lo sapeva che in quel momento un pezzo di vita si scriveva“.

(Foto: Fermo immagine Rai Play).
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