“Porte aperte” al progetto Relacus: gli alunni della primaria in visita all’area degli scavi

Stanno proseguendo i lavori del progetto Relacus, l’iniziativa che dal 2019 mira a ricostruire quelli che furono gli insediamenti in età preistorica e protostorica sulle sponde dei laghi di San Giorgio e Santa Maria, tra i Comuni di Tarzo e Revine Lago.

Il progetto ha visto una collaborazione tra i Comuni interessati, docenti, studenti e ricercatori a vario titolo dell’Università di Ferrara e, a partire da quest’anno, vede anche il patrocinio istituzionale della Provincia di Treviso, dell’Istituto italiano di Preistoria e Protostoria e dell’Associazione nazionale degli archeologi.

Questa nuova tranche di lavori ha previsto delle indagini geofisiche e non invasive svolte dal 28 febbraio al 25 marzo, che si concluderanno poi il 26 aprile con un lavoro di confronto necessario a determinare le aree di intervento su cui concentrare gli scavi, in un periodo ipotetico tra fine primavera e dopo la pausa estiva.

Nel frattempo, venerdì 25 marzo il progetto è stato presentato anche agli alunni della scuola primaria di Revine Lago i quali, accompagnati dalle loro maestre, si sono recati sul luogo degli scavi, partecipando poi a un laboratorio di scheggiatura e a una spiegazione di geofisica, iniziative entrambe coordinate da docenti dell’Università di Ferrara.

Successivamente, gli alunni hanno assistito a una dimostrazione in materia di utilizzo della strumentazione impiegata negli scavi e hanno seguito i rilievi fatti con il drone.

Un’iniziativa che ha avuto l’evidente obiettivo di rendere i più piccoli consapevoli degli interventi di ricostruzione storico-archeologica, attualmente in corso nel loro territorio, e che ha visto coinvolti i dipartimenti di Studi Umanistici e di Fisica e scienze della terra dell’Ateneo di Ferrara.

(Foto: progetto Relacus).
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