Non si era concluso positivamente il dibattimento tra maggioranza e minoranza a Revine Lago, in occasione dell’ultimo consiglio comunale del 29 maggio: in quella sede il gruppo di opposizione “Insieme per un bel Comune”, composto dal capogruppo Boris Bottega e dai consiglieri Doris Carlet e Francesca Bottega, avevano presentato una mozione, per poter aderire al programma “Caschi verdi per l’ambiente”, promosso dal Ministero per l’Ambiente.
In quella sede il sindaco Massimo Magagnin aveva osservato come non fossero state fornite dalla minoranza adeguate informazioni a proposito della mozione, mentre l’opposizione non aveva gradito i toni e la piega presa dal dibattimento, decidendo di abbandonare la sala e lasciando il consigliere Francesca Bottega in loro rappresentanza (qui l’articolo).
E proprio su quanto avvenuto quel 29 maggio l’opposizione ha voluto ritornare, per fare alcune precisazioni in merito, perché “chiamati a rispondere da parte del sindaco Magagnin con modi e termini irrispettosi del suo ruolo di presidente dell’adunanza, oltre che denigratori per i consiglieri, su fatti inerenti il precedente mandato”.
L’abbandono dell’aula, precisano quindi i consiglieri, è avvenuto “in segno di protesta”.
“Poiché in sede consigliare, stante l’atteggiamento prevaricatore del sindaco era impossibile replicare e dare spiegazioni, – scrive il gruppo “Insieme per un bel Comune” – abbiamo deciso di rendere pubblica la nostra risposta all’accusa di aver perso i contributi comunitari Life 2017, rivolti alla tutela ambientale, e di non aver rinnovato la richiesta nei due anni successivi“.
In merito allo stesso progetto Life 2017, i consiglieri hanno voluto “ribadire, (come già detto in consiglio) che si trattava di un progetto strategico che riguardava tutti i Comuni dell’asse del Piave e dei suoi affluenti, con il consorzio Bim Piave che ha curato la progettazione, attraverso professionisti appositamente individuati”.
“Per il nostro Comune, che aveva evidenziato il problema dello stato di scarsa ossigenazione delle acque dei laghi, – proseguono i consiglieri nella loro nota scritta – è stata inserita la richiesta di finanziamento per la realizzazione di due ossigenatori, uno per ciascuna sponda del lago di Santa Maria. Nel 2018 è pervenuta, a tutti i Comuni coinvolti in questa progettazione, la nota di non ammissione al bando, perché il progetto è stato considerato eccessivo per il numero di enti partecipanti e dispersivo nei contenuti proposti”.
“Non c’è quindi una responsabilità imputabile agli amministratori pro tempore del Comune di Revine Lago, – sottolineano i consiglieri di opposizione – ma l’errore strategico di una progettazione sovracomunale ed eccessivamente estesa”.
Successivamente la minoranza fa riferimento all’impegno dell’amministrazione Coan nella ricerca di finanziamenti “per la valorizzazione del territorio e la salvaguardia dei laghi”, nell’adesione al manifesto delle Terre dell’Acqua del 2018 per “la valorizzazione dell’economia dei nostri territori”.
Inoltre, il gruppo cita come nel mese del maggio 2019, prima delle elezioni, il Bim Piave su proposta dell’Intesa programmatica d’area (Ipa) aveva deliberato a favore dei laghi un contributo di 100 mila euro, a “supporto del progetto di riqualificazione della qualità delle acque dei due laghi e dell’intero contesto territoriale, di competenza dei due Comuni di Revine Lago e Tarzo”.
L’opposizione, quindi, scrive che, con delibera di giunta comunale del 9 dicembre 2019, “l’amministrazione attuale contravveniva alle indicazioni date dall’Ipa per l’utilizzo del finanziamento, distogliendo questo contributo dalla progettazione strategica sui laghi, per destinarlo, assieme al Comune di Tarzo, a opere di pura manutenzione. Opere che potevano essere finanziate da altre entrate”.
“Dato che la mozione era stata presentata a metà febbraio, – conclude il gruppo “Insieme per un bel Comune” – ci saremmo aspettati un confronto aperto in cui anche l’amministrazione esprimeva, accanto a eventuali perplessità, una propria linea d’azione per la salvaguardia dei laghi e del territorio circostante. Cosa che non è successa”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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