Per qualcuno Sua Maestà Elisabetta II non poteva che essere “immortale” ma ieri sera, di fronte alla notizia della morte della regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth, il mondo intero ha capito che si stava per chiudere un’epoca nella quale la sovrana era stata una delle protagoniste indiscusse (qui l’articolo).
Tutti i media internazionali stanno dedicando numerosi servizi e approfondimenti sulle ultime ore di vita e sulla storia della regina, senza dimenticare i dibattiti televisivi e gli articoli di giornale nei quali si provano a fare delle previsioni su come sarà il regno di Carlo o, per essere più precisi, “King Charles III”.
Tante le reazioni alla morte di uno dei simboli e delle icone d’Inghilterra, una donna che, nonostante scandali e grandi momenti di sofferenza e dolore, ha saputo guidare la sua nazione e difendere le tradizioni reali con determinazione e coerenza.
Elisabetta II non si è fatta trovare impreparata neanche di fronte alle sfide imposte dalla globalizzazione e dall’avvento dei social: indimenticabili la sua incoronazione trasmessa in televisione e, più recentemente, il simpatico sketch con l’orsetto Paddington.
Ma come stanno vivendo questo momento di svolta per la loro nazione i cittadini inglesi che vivono nella Marca Trevigiana?
In un’intervista concessa a Qdpnews.it – Quotidiano del Piave, Clarissa Killwick, cittadina britannica residente a San Vendemiano, ha voluto raccontare come ha accolto la notizia della morte della regina e quale futuro immagina per il suo Paese.
Nel marzo del 2021, Killwick era intervenuta anche sul tema del post Brexit per accendere i riflettori sulla condizione dei cittadini britannici che vivono in Italia (qui l’articolo).
“Come cittadina inglese che vive in Italia da oltre 20 anni – commenta -, sto vivendo un momento molto strano, non solo triste. Per tutta la mia vita la regina Elisabetta è stata sul trono. Come ha detto un mio amico inglese, se menzioni la regina tutti nel mondo sanno di chi stai parlando. Il popolo britannico è diviso su molte questioni, in particolare negli ultimi anni, come testimonia il referendum sulla Brexit o la scelta tra la possibilità di mantenere la monarchia o diventare una repubblica. Tuttavia, penso che siamo per la maggior parte uniti nella nostra genuina ammirazione per la Regina, come persona”.
“Lei è stata fedele alla sua parola quando aveva 21 anni – continua – ‘Dichiaro davanti a tutti voi che tutta la mia vita, lunga o breve che sia, sarà consacrata al vostro servizio’. La regina ha vissuto molte crisi anche all’interno della sua stessa famiglia. Non posso parlare per gli altri, ma sento che c’è stato un crescente rispetto per il principe Carlo, che ora è il nostro nuovo re (re Carlo III), e la gente gli augura ogni bene”.
Da anni Killwick partecipa alla Festa dei Popoli di San Vendemiano, dove sono in molti a conoscerla e ad apprezzarla per i suoi ottimi tè accompagnati da squisitissimi dolci inglesi (qui l’articolo).
“Tramite il gruppo Stili di Vita/Festa dei Popoli di San Vendemiano – conclude – organizzo attività con lo scopo di condividere la cultura britannica, anche laboratori nelle scuole. A giugno, nel periodo delle celebrazioni del Giubileo di Platino della regina, insieme ad alcuni miei connazionali, abbiamo allestito uno stand alla Festa dei Popoli che aveva come tema proprio questa importante ricorrenza. In quel periodo, c’erano ‘street parties’ dappertutto in Gran Bretagna: un segno del grande affetto nei suoi confronti. Sicuramente il futuro con King Charles sarà diverso ma mi sento tranquilla”.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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