“Esporre qui è un sogno”: gli allievi della Scuola d’Illustrazione in mostra alla “Casa della Fantasia”

Alla “Casa della Fantasia” linguaggi poetici e mondi (solo in apparenza) lontani, s’incontrano. Illustratori da paesi diversi e dai background più svariati, dai più affermati nel panorama artistico a quelli che da poco si sono avvicinati al mondo dell’illustrazione, a Sarmede trovano uno spazio comune d’espressione e di contaminazione artistica.  

Video di SImone Masetto

Ecco che alla Mostra Internazionale d’Illustrazione – visitabile fino al prossimo 18 febbraio – nella medesima stanza, trovano posto le tavole di illustratori di fama internazionale come l’ospite d’onore Svetlin Vassilev o Isabella Labate, allieva di Emanuele Luzzati, fra le più apprezzate illustratrici italiane, accanto alle allieve e agli allievi della Scuola fondata da Štěpán Zavřel.

Per quanto la sezione dedicata alle “nuove leve” della Scuola di Sarmede non si una novità alla mostra “Le immagini della Fantasia”, le opere di questi illustratori si inseriscono ancora meglio in un percorso espositivo il cui filo rosso quest’anno è rappresentato dal concetto di “orizzonte” e “confine”.

“Orizzonti e confini” è infatti il tema dalla 41esima edizione della mostra che, spiega bene il curatore Gabriel Pacheco, vuole stimolare riflessioni “sull’attraversamento del confine che da elemento escludente, diventa convergente: attraversarlo crea convergenze intellettuali, artistiche e umane”. 

Nel percorso, senza confini tra veterani ed emergenti ciò che conta davvero è l’anima dell’artista, non solo il suo virtuosismo tecnico. Lo sottolinea bene anche lo stesso Svetlin Vassilev che, non a caso, si presenta a Sarmede con “Il piccolo musicista”.

“L’arte a mio avviso si basa su due elementi fondamentali – spiega l’ospite d’onore – uno è l’emozione dell’artista e l’altro è la tecnica: se investi troppo nella prima perderai di vista i sentimenti, al contrario se ti concentri solo sull’emozione finirai per ripeterti. Penso che l’equilibrio sia la risposta in questo caso”. 

Aiutare gli illustratori nel trovare questo “equilibrio” è proprio l’obiettivo dei maestri della Scuola di Sarmede, tra cui Gabriel Pacheco e Joanna Consejo che a loro volta fanno tesoro del bagaglio culturale lasciato da Zavřel.

Marta Farina, Gilles Plat, Laura Berni e Anna Marzuttini sono alcuni degli allievi della Scuola che qui a Sarmede hanno trovato non solo un luogo di formazione, ma anche un luogo di crescita personale e non ultimo una vetrina internazionale prestigiosa dove condividere con un pubblico ampio, che comprende anche altri artisti e editori, il proprio sguardo sul mondo.

“Per me essere qui è il raggiungimento di un piccolo sogno – racconta Marta Farina – ricordo di essere venuta a Sarmede per la prima volta 20 anni fa, timidamente, facendo il mio primo corso di acquerello. Da allora mi si è spalancato un mondo e ho continuato a lavorare nel mondo dell’illustrazione. Ho partecipato anche a mostre all’estero, ma esporre qui a Sarmede, luogo a cui sono molto legata, è sempre più emozionante. Per me essere qui è un traguardo”.

Allievo di Gabriel Pacheco, Gilles Pilat è alla sua prima partecipazione alla mostra di Sarmede. “Ho iniziato frequentando un corso – ci spiega – e man mano sono entrato in contatto con un mondo nuovo. È grazie a Gabriel se sono parte di questa mostra”.

“Essere qui a Sarmede? Per me è un onore – prosegue Anna Marzuttini, fra le artiste emergenti in mostra – Mi fa piacere essere qui assieme ad illustratori molto inseriti nell’ambiente”.

Ancora diverso rispetto ai suoi colleghi è l’approccio all’illustrazione di Laura Berni per cui frequentare la Scuola ha assunto valore quasi terapeutico. “Samede per me rappresenta uno spazio dove rinascere e rigenerarsi – racconta – Qui mi diverto, riscopro la dimensione del gioco, e ho la possibilità di entrare a contatto con persone che valorizzano il lato artistico della mia vita”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata). 
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