Segusino, tanti progetti in attesa di investimenti per il dopo Paulon. Il Comune mette in vendita un bosco di faggi a Milies

Serata con diversi aggiornamenti ieri, mercoledì 2 marzo, a Segusino, dove si è svolto uno degli ultimi consigli comunali presieduti dal sindaco uscente Gloria Paulon, prima donna alla guida del piccolo Comune di confine con la provincia di Belluno.

Approvato all’unanimità il bilancio di previsione per le annualità 2022, 2023, 2024 presentato dal ragioniere Ferruccio Franceschin, il consiglio comunale ha dato integralmente il proprio assenso anche al piano delle alienazioni immobiliari e agli aggiornamenti al piano triennale delle opere pubbliche e al programma 2022 dei lavori pubblici.

Il Comune ha deciso di mettere in vendita un bosco di faggi in località Prà Fenil a Milies e un terreno a Col Lonc.

“Con questi incassi –  ha anticipato il sindaco – andremo ad acquistare un’area esterna all’ostello Saint Jory per farne un parcheggio e un immobile a Stramare, che si trova all’ingresso del paese, sulla sinistra, che è un vecchio immobile non edificabile che si presta a diventare il museo della tradizione contadina, come abbiamo stabilito nel progetto sui Borghi” (vedi articolo).

Per quanto riguarda il programma delle opere pubbliche per il prossimo triennio (progettualità lasciate in eredità all’amministrazione che sarà eletta probabilmente il prossimo maggio), ci sono molti interventi, alcuni dei quali in attesa di finanziamenti.

Già in programma, e ormai ampiamente noti, sono la nuova rotatoria sul ponte di Fener, il recupero e la ristrutturazione della Casa della Sindica, il secondo e terzo stralcio della nuova illuminazione pubblica.

Tra gli aggiornamenti esposti ieri sera ci sono invece l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica della bocciofila, l’efficientamento energetico della palestra comunale e la sistemazione della frana tra Segusino e Vas, da mettere in sicurezza, per esempio, per garantire il transito in sicurezza della ciclabile lungo il Piave che collegherà il Veneto da nord a sud.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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