L’odissea della galleria “Madonna del Piave” proseguirà almeno sino alla fine del 2022: i lavori da 1,7 milioni di euro partiranno tra maggio e giugno, contrariamente a quanto stabilito in precedenza, ossia il mese di aprile (qui l’articolo).
A confermare la nuova road map del traforo Segusino-Vas, inaugurato nel 2003, è l’amministratore delegato di Ats, Pierpaolo Florian: “Venerdì scorso è stata incontrata l’impresa aggiudicataria del primo lotto, questa settimana è previsto l’incontro con quella del secondo. Non è ancora stata stabilita una data precisa di inizio lavori, probabilmente sarà posticipata tra maggio e giugno“.
I due stralci richiederanno circa 6 mesi di lavori e saranno svolti in contemporanea, chiudendo completamente la galleria e perciò creando inevitabili difficoltà alla viabilità. Il primo stralcio, sul lato Vas, sarà realizzato dalla ditta Costruzioni stradali Martini Silvestro di Vò (915 mila euro e 150 giorni di lavori); il secondo stralcio, da Segusino a salire, sarà realizzato dalla ditta Schiavo srl di Schio (841.800 euro e 120 giorni di lavori).
“L’inizio dei lavori è slittato di circa un mese a causa della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime”, ha precisato il sindaco di Segusino Gloria Paulon, la quale ha anche anticipato che “non è stata ancora decisa una soluzione per la deviazione del traffico” della Sinistra Piave sulla strada regionale Feltrina, come aveva anticipato Florian un mese fa.
C’è da dire che le alternative alla chiusura della galleria che collega le province di Treviso e Belluno non sono tante. Le principali vie di accesso alla Feltrina dalla Sinistra Piave sono due: per chi arriva da Valdobbiadene e vuole andare a Belluno, non potendo passare per la galleria, sarà inevitabile attraversare il ponte di Fener (vedi foto) e poi deviare per il ponte di Vas (vedi foto); chi invece arriva da Belluno, passando per Busche, Lentiai e Caorera (Sp 1 Bis), e vuole andare verso Treviso dovrà attraversare il ponte di Vas e poi proseguire per la Feltrina in direzione Pederobba, Cornuda e Montebelluna.
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