Curva epidemica in calo, nella Marca ripartono visite specialistiche e interventi chirurgici. Benazzi (Ulss 2): “Obiettivo azzerare le liste d’attesa entro dicembre”

Con il rallentamento di contagi e ricoveri, ripartono le prestazioni ospedaliere nella Marca che erano state sospese durante la crisi pandemica; urgenze e tempi brevi sono stati rispettati, mancano le non urgenti. Sono 16.571 le visite specialistiche da recuperare e 5.940 gli interventi chirurgici.

“Chiedo ai cittadini di portare pazienza, entro dicembre il nostro obiettivo è di azzerare le liste di attesa – afferma il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi – Medici, infermieri e operatori di ogni struttura sono molto provati dall’ultimo anno e mezzo, particolarmente critico e impegnativo. Garantiremo a tutti una risposta. Le prestazioni si faranno anche il sabato e la domenica, gli interventi chirurgici anche il sabato, con orario allungato fino alle 20.30”.

Le aree più critiche per le prestazioni ambulatoriali e le visite sono nei distretti di Asolo e Treviso. Pieve di Soligo ha meno impatto sulle liste d’attesa: “A Treviso abbiamo da recuperare 1.991 visite dermatologiche, 1.149 oculistiche e 2.198 di radiologia – illustra Benazzi – Più 168 di allergologia, 807 di gastroenterologia e 574 di pneumologia, il reparto più coinvolto dall’emergenza Covid. Ad Asolo ne dobbiamo recuperare 1.200 in gastroenterologia, 1.000 di pneumologia e 328 di oculistica”. In ambito chirurgico le maggiori criticità sono in cardiochirurgia, ortopedia a Oderzo e urologia a Conegliano.

La curva epidemica scende: la Marca registra 42 casi ogni 100 mila abitanti (erano 67 pochi giorni fa), con 376 casi negli ultimi sette giorni. Il 30% delle positività Covid riguarda bambini sotto i 12 anni, il 19% ragazzi fra i 12 e i 19 anni quindi studenti. Il numero delle classi sottoposte a provvedimenti Covid è cresciuto a 99, delle quali 24 in quarantena e 75 in monitoraggio.

I ricoveri ospedalieri sono complessivamente 43, quindi in continuo calo. Da due giorni l’Usl 2 non registra nuovi accessi in ospedale: chi è arrivato in pronto soccorso è stato ricevuto e assistito dai medici, per poi rientrare a domicilio e ricevere le cure del personale Usca. 

L’Ulss 2 parte a somministrare le terze dosi agli over 80 con oltre 66 mila posti disponibili: sono 121 mila persone, quelle nate nel 1941 e negli anni precedenti. Fin da subito sono prenotabili 32 mila slot nei centri vaccinali validi per il mese di ottobre; per il mese di novembre ci saranno altri 35 mila posti: “Il nostro obiettivo è raggiungere il 75% di questa popolazione, siamo pronti ad aprire altri slot se la richiesta di accedere fosse superiore ai posti già attivati”.

La prenotazione della terza dose è possibile dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, indipendentemente dal vaccino ricevuto nel ciclo primario. Il richiamo è rivolto anche agli ultraottantenni vaccinati con il monodose Johnson & Johnson e a coloro che tra gli over 80 hanno completato il ciclo con una sola dose.

La terza somministrazione si chiama booster, per rafforzare la copertura immunitaria contro il Covid. Saranno aperti slot anche per 830 dipendenti dell’Usl 2 over 60, che saranno vaccinati nelle sedi ospedaliere. 

Nell’Ulss 2 la somministrazione dei richiami è già cominciata nei soggetti superfragili (dializzati, oncologici, trapiantati ed ematologici etc) e nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani: la prima a partire è stata la casa di riposo di Roncade, con ospiti autosufficienti e che possono decidere quindi individualmente per la propria protezione; per i non autosufficienti saranno coinvolte le famiglie.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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