Cenone elettorale intenso e gremito di commensali quello di ieri sera, mercoledì 7 settembre, al ristorante “Gambrinus” di San Polo di Piave, con il co-fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto.
L’incontro ha visto la partecipazione di circa 200 persone tra amministratori locali e imprenditori, e ha avuto l’obiettivo primario di confrontarsi e capire quali sono i punti critici, ad oggi, per famiglie ed imprese.
“Queste sono giornate – ha detto Crosetto incontrando la stampa – per raccogliere le impressioni e confrontarsi, più che per raccontare un Paese che le persone conoscono già bene. Un modo per dialogare con la parte viva dell’Italia: non esiste un futuro per il nostro Paese se non esiste un tessuto economico che lo rafforza. Viviamo in tempi che indeboliscono il tessuto economico, si vedono i danni dell’inflazione al potere d’acquisto delle famiglie e queste ultime comprendono anche gli operai: non esistono aziende che vanno bene se gli operai di quelle aziende non stanno bene”.
“Il nostro obiettivo è rafforzare l’Italia – ha affermato Crosetto -. Abbiamo la volontà, la libertà e il coraggio di voler cambiare l’Italia. Forse Renzi aveva l’idea ma era da solo, mentre la Meloni ha una comunità che è cresciuta in questi 9 anni con lei. Giorgia ha una grande esperienza alle spalle, le capacità e una comunità, quindi ha la possibilità di provarci concretamente”.
Un punto molto discusso in questo momento in Italia è il possibile tetto al prezzo del gas: una soluzione, questa, che potrebbe porre fine all’aumento senza limiti delle bollette.
“Parlavo di mettere un tetto al prezzo del gas da quando lo ha messo la Francia, ormai 8 mesi fa – ha ricordato Crosetto -. Il problema era evidente a tutti, ma solo oggi iniziamo a parlarne: deve esserci un intervento pubblico immediato per non uccidere le famiglie e distruggere alcune aziende. Non su tutti ha lo stesso effetto, bisogna salvare quelle vite in difficoltà con un intervento pubblico e abbiamo la possibilità di utilizzare i fondi europei non spesi”.
La Regione Veneto sogna da molti anni l’autonomia, che per il partito della Lega è diventata una bandiera. Per Fratelli d’Italia, invece, “l’autonomia ha senso se è legata al presidenzialismo”.
Una burocrazia lunga e intricata è stata lamentata dagli imprenditori presenti alla cena. Al riguardo, Crosetto ha sostenuto che “esiste una parte di questo Stato che non trasmette, rende impossibile il dialogo tra politica e realtà. Dove c’è politica, si ha bisogno della cinghia burocratica per arrivare sul territorio e questa parte non ha funzionato in questi anni. Serve un nuovo patto e cambiare l’approccio che abbiamo fino ad ora avuto con lo Stato: quest’ultimo e le persone al suo interno vanno giudicate osservando il risultato finale”.
Sul conflitto russo – ucraino, le sanzioni all’economia di Putin, i dubbi sull’utilità della NATO e il desiderio di alcuni di abbandonare queste “vecchie” alleanze, l’alto esponente di Fratelli d’Italia la pensa così: “Far parte di una coalizione significa accettare sia il buono che il cattivo, effetti positivi e negativi. Bisogna avere la forza di porre sul tavolo la riflessione quando gli effetti sono negativi. Un’organizzazione è forte se i membri rispettano e mantengono tutti la decisione presa, a porte chiuse si mette in discussione qualcosa e si arriva ad un risultato adeguandosi però al gruppo. Io non credo che ci sia un’altra alternativa”.
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