Tutti gli ospedali dell’Ulss 2 saranno illuminati di blu, sabato 2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. La ricorrenza è stata istituita dall’ONU nel 2007 allo scopo di sensibilizzare le comunità e i cittadini degli Stati membri delle Nazioni Unite alla conoscenza di questo disturbo e porre l’attenzione sui diritti delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie.
La giornata assume quest’anno un particolare rilievo: l’emergenza sanitaria prima e una guerra che mai ci saremmo aspettati hanno mostrato, con tutta evidenza, l’importanza di vivere in una società veramente inclusiva.
Una società inclusiva è una società in cui vengono rispettati e garantiti i diritti di tutti, una società che è comunità. Per tal motivo è necessario promuovere una sempre maggiore consapevolezza rispetto a un tema che coinvolge moltissime famiglie.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Autismo in Italia 1 bambino su 77, fascia d’età 7-9 anni, è un bambino con autismo. Nell’Ulss 2, sulla base dei dati elaborati dai Servizi Età Evolutiva, sono attualmente 981 gli under 18 con autismo cui vanno aggiunti ulteriori 107 casi di persone di età compresa tra i 18 e 25 anni, ancora in carico ai servizi dell’età evolutiva, ed altri 222 adulti, seguiti da Servizi Disabilità, Servizio Inserimento Lavorativo e Dipartimento Salute Mentale. Complessivamente, quindi, le persone con autismo sono 1.310 soggetti.
Confrontando i dati con le rilevazioni del 2010 risulta che ad oggi i numeri si sono quadruplicati, ed è per questo che l’Ulss 2 ha sempre lavorato al fine di creare una rete di servizi che possano supportare le persone con autismo e le loro famiglie.
Proprio per tale motivo è stato istituito il centro di riferimento autismo che si interfaccia con tutti i servizi del territorio al fine di uniformare percorsi e azioni. I servizi direttamente coinvolti per l’età evolutiva vedono in ogni distretto un’equipe di primo livello dedicata ai bambini con autismo, oltre al grande lavoro svolto dal Centro “Adelina Samarotto”, centro di secondo livello specifico per l’autismo, ed anche dei Servizi per l’età adulta nel cui ambito si stanno strutturando équipe specificatamente dedicate.
Inoltre proprio in questo periodo hanno avuto avvio due nuove iniziative: il Progetto NIDA (Network Italiano riconoscimento precoce disturbi autistico – Rete veneta riconoscimento disturbi spettro autistico) prevede l’implementazione di personale dedicato alla osservazione dei bambini a rischio autismo, in sinergia con i pediatri e le patologie neonatali, al fine di una individuazione e successivo trattamento precoce; il Progetto QUALITY LIFE, invece, è dedicato a iniziative innovative nella fascia d’età 16-40, per fornire risposte alle esigenze delle persone con autismo e delle loro famiglie, contribuendo alla deistituzionalizzazione ed al miglioramento della qualità di vita di queste persone.
Va ricordato, oltre all’impegno dell’Ulss, anche lo sforzo del terzo settore, impegnato direttamente con strutture e servizi per l’accoglienza residenziale, semiresidenziale, ambulatoriali e molto altro.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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