“Chiedo al prefetto di vigilare con la massima attenzione affinché la fiaccolata annunciata non dia luogo a situazioni di rischio per la sicurezza della comunità di Santa Lucia di Piave. Oggi la Marca, per numero di positivi, risulta la provincia veneta più esposta al virus: non vogliamo che succeda come a Trieste, considerati i sacrifici fatti da commercianti, artigiani e lavoratori in questi mesi per riprendere a lavorare e a produrre”.
A dirlo è Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso, commentando la possibilità di una fiaccolata nella località trevigiana a sostegno del sindaco Riccardo Szumski, a cui è stata comunicata nei giorni la possibilità di radiazione dall’Ordine dei Medici per le sue posizioni sui vaccini. “L’offesa che il sindaco Szumski ha rivolto alla più alta carica dello Stato è di una gravità assoluta – afferma ancora Zorzi, riferendosi alle recente esternazioni del “Mariga” sul Presidente della Repubblica -. A nulla valgono le sue giustificazioni: se fosse stato coerente con le sue posizioni, Szumski avrebbe già dovuto dimettersi da sindaco”.
La segreteria del circolo del Partito Democratico di Santa Lucia di Piave si dice “in totale disaccordo con le posizioni assunte dal sindaco in merito alla pandemia che hanno portato alla farsa del gazebo in piazza”. “Siamo solidali con il Capo dello Stato per la grave offesa istituzionale ricevuta da un sindaco della Repubblica – puntualizzano i Dem di Santa Lucia -. È ora di fare chiarezza: persone con incarichi istituzionali devono avere il senso della misura anche nel manifestare le proprie opinioni, perché non rappresentano solo se stessi”.
I consiglieri di minoranza Paola Bornia ed Alessandro Marsura della lista “Cambiare Santa Lucia” ricordano che “fin da inizio pandemia il sindaco definiva le mascherine ‘museruole’, con dubbio senso dell’ironia rispetto ad un problema sanitario che ha creato migliaia di vittime”.
“In consiglio comunale – dicono ancora – ci siamo espressi a favore del Green pass, che invece dal sindaco è stato definito addirittura ‘un ricatto nei confronti delle persone’. Ci riteniamo infine offesi dal fatto che un sindaco che rappresenta lo Stato a livello locale, ne insulti invece il suo Presidente dandogli del traditore, e per questo ne chiediamo le immediate dimissioni”.
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