Dodici nuovi tecnici Spisal a partire dal 1 gennaio e l’impegno ad allargare il confronto attivo sulla sicurezza sul lavoro a tutte le associazioni datoriali.
È il risultato dell’incontro avvenuto martedì 21 dicembre fra Cgil, Cisl e Uil, Ulss 2, Spisal, Inail, direzione territoriale del lavoro a seguito della richiesta presentata dalle organizzazioni sindacali territoriali di affrontare il tema della prevenzione e della sicurezza dopo gli eventi drammatici del 2021 che hanno pesantemente coinvolto i luoghi del lavoro nella provincia di Treviso, con 17 incidenti mortali.
Nell’ambito del confronto, il direttore generale Francesco Benazzi ha comunicato che dal 1 gennaio dell’anno prossimo l’Ulss 2 procederà – così come sollecitato da Cgil, Cisl e Uil – all’assunzione di 12 tecnici Spisal a rafforzamento dell’organico attualmente in forte sofferenza per il dirottamento di operatori e tecnici verso l’attività di tracciamento legata alla nuova ondata di contagi da Covid.
“Non possiamo che esprimere un giudizio positivo in merito alla decisione di potenziare l’organico dello Spisal, è un impegno che arriva dopo una lunga serie di richiesta delle organizzazioni sindacali – affermano e sottolineano Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Gianluca Fraioli, segretari generali di Cgil Treviso, Cisl Belluno Treviso e Uil Treviso – Lo riteniamo un primo passo nella giusta direzione, nell’ottica di aumentare il presidio e la prevenzione a contrasto del dramma degli infortuni e dei morti sul lavoro, un’autentica piaga per il lavoro in Italia e nella nostra provincia. Sarà cruciale riavviare il percorso di condivisione e analisi dei rischi che in passato generò significativi risultati nella prevenzione degli infortuni”.
Le parti si sono inoltre impegnate ad allargare il coinvolgimento di tutte le associazioni datoriali per giungere alla sottoscrizione di accordi condivisi e straordinari al fine di garantire la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori della Marca.
Significativa la discussione avviata al tavolo e le disponibilità espresse dai diversi soggetti presenti finalizzate a lavorare per la definizione di un Protocollo che sancisca alcuni elementi imprescindibili a garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro: formazione continua interna ed esterna, contenimento della rotazione dei tecnici per favorire la specializzazione e il presidio del territorio, attivazione di programmi mirati e istituzione di uno o più tavoli tecnici finalizzati all’analisi e alla prevenzione dei rischi in relazione all’uso di macchine e attrezzature (che sono la causa principale degli infortuni), coinvolgendo le aziende, le associazioni di categoria, gli RLS/RLST e gli Enti bilaterali.
(Foto: Spisal).
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