“Una battaglia di buon senso in difesa degli interessi dei trevigiani. Il governo giallo-verde rispetti le sentenze”. Paolino Barbiero (nella foto), segretario generale Spi Cgil Treviso, definisce così l’azione legale dei sindaci trevigiani intrapresa per ottenere le risorse finanziarie che lo Stato centrale avrebbe dovuto trasferire ai Comuni.
Sono 23 i milioni di euro mancanti nelle casse comunali di 44 municipi della provincia: risorse dovute, secondo Barbiero, che servirebbero per lo sviluppo del territorio, per il contenimento della pressione fiscale e per erogare servizi alla cittadinanza.
“Sono, infatti, 485.282 i trevigiani coinvolti (circa metà della popolazione della provincia) per circa 50 euro pro capite – sottolinea Paolino Barbiero – Risorse che i nostri amministratori locali fanno bene a pretendere, anche facendo intervenire la magistratura. Nel corso dei tanti incontri con i sindaci del territorio che facciamo come sindacati emerge chiaramente quanto i conti dei bilanci comunali siano sempre fatti sul filo del rasoio”.
“Non possiamo assolutamente permetterci che illegittimamente queste risorse siano perse – rincara Barbiero – Come Spi Cgil di Treviso supportiamo l’iniziativa dei sindaci in questa loro battaglia e lo faremo, se necessario anche con forme di mobilitazione sul territorio o direttamente a Roma”.
(Fonte: Spi Cgil Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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