Trentatré morti sulle strade della Marca dall’inizio del 2023. Zaia: “Bisogna tornare a portare le auto incidentate nelle rotonde”

Trentatré. È questo il drammatico numero delle vite spezzate nelle strade della Marca dall’inizio del 2023, ma il conto sale a 37 se si aggiungono gli incidenti stradali mortali avvenuti poco distanti dal confine della provincia o che hanno visto coinvolti dei trevigiani. Sono numeri drammatici e il tema della sicurezza stradale torna ad essere centrale. La provincia di Treviso è al primo posto in Veneto in questa triste classifica. 

“Bisogna tornare a portare le macchine incidentate nelle rotatorie, fuori dai locali e far capire con spot shock che gli incidenti stradali si possono evitare con la prudenza” afferma il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che non è nuovo a queste iniziative. 

Il messaggio che secondo Zaia deve essere trasmesso è quello che se si beve bisogna far guidare altri e che il telefonino, uno dei maggiori fattori di rischio, non si può utilizzare mentre si guida.

“Non sono le strade ad essere pericolose – afferma Zaia – ma siamo noi umani a renderle tali. Bisogna ridurre al minimo i rischi, in provincia di Treviso abbiamo fatto negli anni oltre 400 rotatorie e i dati si sono visti sulla mortalità che è stata quasi dimezzata”. 

In Italia, e i numeri del Veneto non si discostano di molto, il 46% degli incidenti mortali risultano essere fuoriuscite autonome: “Bisogna tornare a parlare ai bambini dell’asilo, come abbiamo fatto una ventina di anni fa” conclude il governatore.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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