Sabato pomeriggio, stanchi delle manifestazioni “No Vax” che riempiono Piazza dei Signori, i ristoratori che lavorano sotto il palazzo della Prefettura hanno deciso a loro volta di protestare.
“Libertà” gridavano gli antivaccinisti e anti Green Pass. E anche gli imprenditori vogliono essere liberi di lavorare. Alcuni camerieri della pizzeria “Da Pino” e della caffetteria “Signore e Signori” hanno pacificamente occupato lo spazio antistante il palchetto allestito dall’associazione.
Si sono allontanati solo dopo che gli organizzatori hanno promesso di mantenere più contegno rispetto ai sei sabati precedenti, ma la rabbia rimane.
Quattro titolari dei locali di piazza dei Signori e della Loggia dei Trecento hanno scritto a Questura, Prefettura e Polizia locale per chiedere che non venga più concessa questa zona per le manifestazioni: “Allontanano i clienti, creano disturbo – sostiene Giuseppe Giordano, il fondatore di “Pino” – Gridano “libertà”, ma sulla pelle degli altri. Perdiamo migliaia di euro ogni sabato, un giorno molto importante per le nostre attività. Per dieci mesi abbiamo subìto le limitazioni dovute alle norme contro i contagi, siamo stati chiusi a lungo, e adesso che possiamo lavorare queste persone creano disagio. Rispettiamo la libertà di pensiero di tutti ma abbiamo diritto di lavorare”.
In tutta risposta, i “No Vax” hanno alzato il tiro: sui canali di dialogo delle associazioni hanno deciso di boicottare i ristoratori, di riempirli di valutazioni negative in rete, e promettono di tornare in piazza dei Signori anche questa settimana. E se la sono presa quando, come segno di protesta, un altro titolare della piazza ha alzato il volume della musica.
Il sindaco Mario Conte e il prefetto Maria Rosaria Laganà valuteranno la situazione per trovare nuovi spazi al movimento “No Vax” e “No Pass”: una delle ipotesi è spostare le masse in protesta in piazza Borsa.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it