Ricreare attraverso la realtà virtuale in 3D un intervento chirurgico prima di entrare in sala operatoria. Il mondo della tecnologia sta facendo passi da gigante e proprio in Veneto, e per la precisione all’H-Farm Campus, la ricerca e l’innovazione, potrebbero agevolare notevolmente anche il mondo medicale.
Proprio per questo una delegazione di 25 rappresentanti di Aiop Giovani, l’associazione che raggruppa l’ospedalità privata, proveniente da tutta Italia, ha fatto visita nei giorni scorsi ad H-Farm per toccare con mano e vedere con i propri occhi le innovazioni tecnologiche che potrebbero essere in grado di cambiare la chirurgia agevolando così i medici ma soprattutto consentendo un sempre maggior recupero, e minor rischio, per il paziente.
L’iniziativa è stata promossa da Aiop Veneto con il preciso intento di continuare sulla strada della ricerca dell’innovazione “consapevoli – fa sapere Matteo Geretto, presidente Aiop Giovani del Veneto e organizzatore dell’evento assieme alla vicepresidente Francesca Puntin – che investire nella professionalità dei medici e mettere a loro disposizione tutto ciò che di nuovo la scienza riesce a scoprire consentirà alle persone di vivere sempre meglio e più a lungo“.
“Con la Casa di Cura “Giovanni XXIII” – continua Matteo Geretto, che è anche responsabile sviluppo e comunicazione del presidio ospedaliero di Monastier – collaboriamo da tempo con H-Farm. Un’eccellenza conosciuta in tutto il mondo; bacino di idee e tecnologia in continua evoluzione di cui andiamo fieri e che abbiamo voluto far conoscere ai colleghi delle altre strutture sanitarie d’eccellenza di tutta Italia”.
Aiop Giovani non è nuova a questo tipo di iniziative. Prima che arrivasse la pandemia l’associazione nazionale, presieduta da Michele Nicchio, presente a Roncade, ha girato il mondo visitando le strutture ospedaliere più importanti e innovative.
“Il nostro obiettivo è sfruttare le competenze e l’affiatamento creato in questi anni all’interno di tutto il gruppo dei giovani di Aiop per diffondere maggiormente una cultura sanitaria e per far conoscere i vantaggi per tutta la sanità pubblica di una collaborazione propositiva tra le strutture a gestione pubblica e quelle a gestione privata – ha commentato Nicchio -. Il tutto puntando sull’innovazione tecnologia e sull’implementazione del processo di digitalizzazione e di sostegno al mondo delle startup; sempre con un occhio teso alla conoscenza dei migliori sistemi sanitari mondiali dai quali continueremo a prendere ottimi spunti di riflessione”.
Il loro viaggio continua, e approda, ora in terra veneta. Nei giorni scorsi hanno fatto visita al complesso di BigRock di H-FARM a Roncade dove, dopo aver incontrato Riccardo Donadon Ceo e Founder di H-FARM, hanno potuto constatare di persona i progressi della tecnologia all’interno di BigRock, la scuola di computer grafica di H-Farm.
“La realtà virtuale immerge una persona nel vivo dell’azione attraverso un visore che permette all’utente di toccare, spostare o manipolare gli oggetti virtuali quasi come fossero reali – commenta Marco Savini, Ceo e fondatore di Big Rock -. Se fino ad adesso la realtà virtuale è stata utilizzata nelle attività ludiche nel intrattenimento ora anche il mondo scientifico sta perseguendo la strada dell’innovazione digitale nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi attualmente l’ambito applicativo è quello dell’apprendimento in un contesto di simulazione ma non è escluso che nei prossimi anni posso entrare anche in sala operatoria consentendo al chirurgo di essere maggiormente agevolato negli interventi anche quelli più delicate che interessano le varie anatomie del corpo”.
(Foto: Aiop Veneto).
#Qdpnews.it