È passato un anno dal riconoscimento Unesco per le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, da qualche giorno nell’aria si sente parlare di dazi e politiche di Trump pronte ad affossare l’export dei prodotti italiani e in particolare quello del prosecco superiore.
Pessime notizie quindi per l’agricoltura italiana e per il mercato del Prosecco. È stata pubblicata qualche giorno fa la lista definitiva dei prodotti e dei Paesi europei che subiranno i nuovi dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Nella black list, insieme a 2/3 dell’export agroalimentare, troviamo anche le famose bollicine italiane delle colline Unesco di Conegliano Valdobbiadene, che erano state risparmiate lo scorso anno dalla politica di protezione del presidente americano.
“Un grave danno sarebbe se entrassero in vigore i dazi – segnala Coldiretti – una bottiglia di Prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività rispetto alle produzioni non colpite”.
“Queste sono ritorsioni politiche – afferma Paolo de Bortoli, socio e titolare dell’azienda Col Vetoraz di Santo Stefano di Valdobbiadene – dovranno andar gestite a livello europeo, purtroppo abbiamo una Unione che è debole di fronte agli Stati Uniti”.
“Quella di Trump è una politica di minaccia che va a ledere soprattutto il settore del prosecco Doc che vede il suo mercato maggiore proprio negli Stati Uniti, per noi del prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene il mercato principale è quello tedesco, Trump sa che facendo leva sull’agroalimentare mette in crisi l’Europa” conclude De Bortoli.
I dazi tanto temuti per il momento non sono ancora entrati in vigore, resta la speranza tra i produttori che si prospetti una mossa anche a livello europeo per salvaguardare i prodotti, in particolare verso il made in italy, un’eccellenza fortemente ambita e richiesta a livello mondiale.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
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