Pensare ad Alex Favero oggi, a un giorno dalla sua scomparsa, significa sapere che da ieri siamo tutti più piccoli. Si è creato un vuoto nella comunità di Valdobbiadene, e non solo, che sarà impossibile colmare, perché quando un guerriero come lui ci lascia ad appena 28 anni è difficile trovare le parole.
Alex Favero era una persona sorprendente sotto ogni punto di vista nonostante la malattia genetica neuromuscolare con la quale combatteva ogni giorno fin da quando aveva 7 anni: la distrofia muscolare di Duchenne.
Una malattia invasiva che non gli aveva mai fatto perdere il sorriso. Parlare con lui era garanzia di acquisizione di nuove conoscenze; trascorrere del tempo con Alex era appassionante e stimolante in quanto sapeva sempre arricchire chiunque avesse il piacere di essere suo amico o semplicemente di condividere passioni ed interessi comuni.
“Caparbio, umile, curioso, amante della vita e conosciuto da tanti – lo ricordano i genitori Daniela e Fabrizio con la sorella Nicole -, Alex era un ragazzo solare e semplice. La sua condizione non lo ha mai fermato davanti a nessuna barriera“.
“Amava viaggiare da Roma a Berlino, da Bruxelles a Parigi, da Barcellona a Tunisi, alle Canarie e ad Istanbul – continua la famiglia -, ovviamente visitando i loro musei e palazzi. Alex amava seguire gli sport in TV e dal vivo, la Juve era la sua passione e il golf con Francesco Molinari, che era il suo grande idolo”.
Dopo aver ottenuto la maturità all’indirizzo tecnico turistico dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene, Alex il 14 novembre 2017 si era laureato in Scienze politiche, relazioni internazionali e diritti umani all’Università di Padova con una tesi intitolata “Libia: un puzzle da ricomporre“. Stava inoltre per completare gli studi magistrali in Scienze storiche nel medesimo ateneo con una media eccellente, a dimostrazione che nemmeno le difficoltà della didattica a distanza avevano mai scalfito i suoi sogni.
Il sorriso di Alex si è spento ieri mattina dopo oltre un mese di ricovero nella terapia intensiva dell’ospedale di Montebelluna, ma nessuno lo dimenticherà mai. Alex il guerriero era quel tipo di persona che lasciava un segno indelebile nel cuore.
Saranno perciò molte le persone che già stasera, alle 19.30, dimostreranno il loro affetto alla famiglia in occasione del rosario nella chiesa parrocchiale di Bigolino, dove domani, giovedì 11 novembre, alle 14.30 si terrà il funerale.
Per decisione della famiglia Favero le eventuali offerte saranno devolute al reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Montebelluna.
(Foto: Onoranze Funebri Pederiva).
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