L’ultimo incidente sul ponte di Vidor, avvenuto lo scorso mercoledì intorno alle 6.30 del mattino, ha riportato d’attualità il tema dei disagi alla viabilità in quest’area della provincia di Treviso (leggi l’articolo).
Quel giorno non sono mancati i problemi per i lavoratori e per gli studenti che sono arrivati a scuola con ritardi importanti, senza dimenticare le interminabili code che hanno interessato le strade che si collegano al ponte da una parte e dall’altra del fiume Piave.
Lo scorso mese di dicembre è stata presentata una mozione congiunta proprio su questo argomento da parte dei gruppi di maggioranza e di minoranza in consiglio comunale a Pederobba (vedi l’articolo).
Con la mozione i consiglieri comunali pederobbesi avevano chiesto alla Provincia di Treviso di farsi parte attiva, insieme alle altre istituzioni coinvolte, nella risoluzione delle problematiche legate al traffico, alla vivibilità dei centri urbani, ai collegamenti viari della zona e alla sicurezza, portando avanti e concretizzando il progetto preliminare del 2014, approvato dal Consiglio Regionale e identificato come INT. 940 “Nuova viabilità di collegamento della destra e sinistra Piave alla superstrada Pedemontana Veneta”.
Due giorni fa il gruppo di minoranza “Il Bene in Comune”, commentando quanto successo nella giornata di mercoledì, è tornato su questo tema che preoccupa da anni le amministrazioni comunali dei territori coinvolti, i cittadini e gli automobilisti che percorrono ogni settimana questa infrastruttura strategica per la viabilità dell’Alta Marca Trevigiana.
“Mercoledì mattina incidente sul ponte di Vidor – commentano dal gruppo di minoranza in consiglio comunale a Pederobba -, traffico paralizzato per ore e per chilometri sia sulla sinistra che sulla destra Piave, centri abitati di Covolo, Vidor e Bigolino bloccati dalle numerose auto in sosta, ripercussioni su tutta la viabilità locale e sulla vita di lavoratori, studenti e cittadini. È solo l’ennesimo episodio che fa accendere ancora una volta i riflettori sull’inadeguatezza del ponte e della viabilità di collegamento fra la destra e la sinistra Piave”.
“L’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Pederobba lo scorso 20 dicembre – continuano – riporta tra le premesse ‘anche il più piccolo incidente che dovesse avvenire sopra il ponte… mostra i gravi limiti e la funzione strategica per il traffico di area vasta’: ne abbiamo avuto ancora una volta la riprova”.
“Alla Provincia di Treviso e alla Regione Veneto – concludono – chiediamo nuovamente con forza di procedere con urgenza alla progettazione e realizzazione del nuovo ponte così come definito nel progetto 2014-2015: al nostro territorio vanno date risposte concrete. Si è già perso troppo tempo e siamo stanchi dell’immobilismo e dei rinvii”.
Anche il neo consigliere provinciale con delega alla viabilità, il sindaco di Cornuda Claudio Sartor, e l’assessore pederobbese e neo consigliere provinciale Fabio Maggio sono intervenuti su questo tema.
“Ad ogni incidente o chiusura del Ponte di Vidor – afferma Sartor – si torna a discutere sulla necessità di migliorare la viabilità di collegamento tra destra e sinistra Piave, quindi dell’inevitabilità di costruire un nuovo e moderno ponte di Vidor. La volontà di andare avanti è stata manifestata in più occasioni sia dalle amministrazioni comunali coinvolte, sia dalla Provincia di Treviso, che ha garantito anche le risorse per arrivare ad una progettazione definitiva dell’opera”.
“Purtroppo negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una impasse decisionale a causa di un’ipotesi progettuale formulata da Veneto Strade diversa da quella concordata nei precedenti tavoli di confronto – conclude – In particolar modo l’ipotesi di un nuovo tracciato più a nord, motivato da ragioni economiche, è stato contestato in primis dai Comuni di Pederobba e Vidor, e successivamente dagli altri. Per superare questa fase di stallo mi sono riservato di convocare entro poche settimane tutte le parti, per ritornare al tracciato originale e velocizzare l’iter progettuale dell’opera”.
“Ciò che è accaduto nei giorni scorsi – commenta Maggio – pone a tutti noi l’urgenza dì chiudere in tempi stretti i passaggi tecnici che portino alla definizione di una progettazione definitiva condivisa dal territorio. La frazione di Covolo, più di altre zone, soffre le conseguenze di questa situazione: per questo l’ultima proposta di Veneto Strade va rimandata al mittente. E semplicemente irricevibile. Ritengo che il fatto che la delega alla viabilità sia stata affidata a Claudio Sartor sia una garanzia per trovare una soluzione in tempi celeri”.
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